C’è un grande desiderio che anima i cuori della maggior parte di noi, e che ci accumuna nella voglia di modificare la rotta della nostra esistenza: si tratta della voglia di cambiamento.
Spesso c’è una latente insoddisfazione di fondo che ci porta a non apprezzare appieno quello che abbiamo nel nostro quotidiano e che ci spinge e a desiderare fortemente dell’altro rispetto a ciò che ci appartiene.
E allora sogniamo di cambiare vita, e con essa magari di cambiare lavoro, casa, città, e quanto più non ci aggrada della realtà che stiamo vivendo.
In realtà, dietro tutto questo si cela un profondo equivoco esistenziale che ci impedisce di vedere esattamente dove si annidi il problema della nostra infelicità.
È un po’ come quando si dice che si guarda il dito e non la luna: e in questo caso il dito è rappresentato da tutte le nostre piccole scelte quotidiane, che al di là degli aspetti portanti della nostra esistenza, contribuiscono a costituire la nostra vita.
Per capirlo meglio, proviamo a immaginare la nostra vita come un grande quadro, dove la tela e la cornice sono i pilastri portanti della nostra vita, mentre i colori sono le variabili che possono modificarla.
Se riportiamo questo paragone alla nostra realtà, le variabili dei colori sono la rappresentazione delle nostre abitudini: quello che siamo portati a fare, o a non fare, ogni giorno determina il nostro modo di approcciare alla vita, nonché la nostra percezione di gradimento o meno di ciò che stiamo vivendo.
Per cambiare la nostra vita, dobbiamo quindi partire dai piccoli aspetti, andando a modificare le nostre abitudini, soprattutto quelle sbagliate, e andando ad inserirne delle nuove.
Riflettendoci bene, ognuno di noi ha delle abitudini che desidera eliminare definitivamente, perché si rende conto che quei comportamenti non portano alcun tipo di beneficio alla propria vita, ma anzi in molti casi rappresentano un sabotaggio a tutti gli sforzi che proviamo ad attuare nel tentativo di cambiare la nostra esistenza.
Come fare, quindi, per cambiare la nostra vita partendo dal modificare le nostre abitudini?
Il primo aspetto è senza dubbio quello temporale: spesso ci ritroviamo a pensare che da domani faremo in modo che tutto sia diverso, per poi scoprire che in fin dei conti non è poi così semplice riuscire a smettere di fare quel che ormai è entrato a far parte definitivamente delle nostre abitudini.
Bisogna entrare nell’ottica che per poter portare avanti un percorso efficace ci vuole tempo e pazienza, perché se pensiamo di riuscire a fare tutto di fretta, il rischio è quello di ritrovarsi ciclicamente sempre allo stesso punto e nelle medesime situazioni.
Altro aspetto fondamentale è quello per il quale il contesto nel quale viviamo non può essere la variabile determinante della nostra capacità di modificare le nostre abitudini.
Speriamo in un cambiamento, lo vogliamo con tutto il cuore e la mente, ma inspiegabilmente non riusciamo mai a portarlo a compimento: ne deriva il fatto che continuiamo a lamentarci delle conseguenze negative, addebitando il mancato cambiamento alle circostanze o alle persone intorno a noi.
In realtà non è assolutamente così: quello che non riusciamo a cambiare dipende dalla nostra capacità di organizzare la nostra mente e la nostra esistenza a nuove e più sane abitudini, e a farlo con la gradualità necessaria perché queste possano essere assimilate dal nostro corpo e dalla nostra mente.
Il vero scopo è in realtà quello di riuscire a cambiare le proprie abitudini senza complicarsi l’esistenza, perché stravolgere da un momento all’altro ciò a cui siamo abituati da una vita, potrebbe portarci a mollare definitivamente con la nuova routine che ci siamo prefissati.
Quando si tratta di questo argomento mi viene sempre in mente lo scrittore americano William Durant, che sosteneva come noi siamo quel che facciamo giorno dopo giorno. Per questo motivo, la padronanza di cui siamo in possesso per svolgere qualcosa è un’abitudine e non un’azione.
È bene, quindi, andare ad analizzare le abitudini che compongono la nostra vita, per integrarle o sostituirle con quelle che possono contribuire a cambiare positivamente, e fattivamente, la nostra esistenza.
Ecco, dunque, che mi sento di consigliare alcune abitudini che hanno un impatto determinante sulla conduzione della nostra quotidianità.
La prima è senza dubbio quella di mantenere un diario. Attenzione: non si tratta di un’abitudine adolescenziale e fuori dalla nostra necessità, anzi, è tutt’altro.
Scrivere quotidianamente un diario significa fermare nero su bianco ciò che accade nella nostra vita, ma soprattutto quelli che sono i nostri desideri e le nostre proiezioni future, per poi andarle a confrontare a distanza di mesi e capire se il percorso portato avanti nel tempo ha portato o meno i suoi frutti.
Ma nel diario si possono descrivere anche le nostre emozioni, per cercare di capire come queste riescano a influenzare i nostri pensieri e i nostri comportamenti, facendo un interessante viaggio introspettivo all’interno della nostra sfera emotiva.
Un’altra sana abitudine è quella di ritagliare ogni giorno un periodo di tempo alla lettura.
Leggere è uno degli strumenti più importanti ai quali possiamo, e dobbiamo, accedere per accrescere a tutto tondo la nostra persona: leggendo, infatti, non solo acquisiamo nuove nozioni, ma possiamo confrontarci con nuove realtà, con nuove culture, o semplicemente vivere un sano momento di svago.
Non dimentichiamo, poi, che la lettura di un libro contribuisce, tra l’altro, anche a sviluppare l’empatia, perché ritrovandoci nei panni di qualcun altro, proveremo a comprendere le sue emozioni, seppur in modo indiretto.
Ricordiamoci che non solo la mente, ma anche il corpo, ha bisogno di nuove e sane abitudini.
Praticare esercizio fisico è alla base di una vita sana, poiché lo sport è in grado di rigenerare le nostre cellule e di aiutarci ad eliminare le scorie e le tossine che abbiamo accumulato nel tempo.
L’ideale sarebbe dedicare ogni giorno del tempo ad una passeggiata o ad una corsa all’aria aperta, così da poter favorire anche tutti i processi legati all’esposizione con la luce solare.
Altre pratiche positive sono la meditazione e lo yoga, che possono essere svolti al risveglio, dedicandogli ogni mattina qualche minuto prima dell’inizio delle nostre attività.
In conclusione, se dovessi fornire una traccia di sane abitudini da seguire ogni giorno, potrei suggerirti di fare almeno 30 minuti di esercizio fisico, leggere almeno 20 pagine di un libro e meditare ogni mattina per almeno 10 minuti.
Si tratta di piccoli accorgimenti che possono avere un impatto importante sulla tua vita, se portati avanti con dedizione e costanza.
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