Viviamo un tempo di grandi opportunità.
Penso che questo sia un pensiero che possa essere universalmente condiviso, ma sul quale sia giusto soffermarci per una riflessione, capace di farci comprendere la fortuna che viviamo, ma che a volte non sfruttiamo in tutto il suo potenziale.
Se mettiamo a confronto il nostro presente con la realtà che caratterizzava, ad esempio, i decenni che hanno segnato la seconda metà del secolo scorso, possiamo vedere come l’accesso alla maggior parte delle professioni, e dei relativi strumenti, oggi sia decisamente più ampio e raggiungibile.
Questo grazie all’adozione di nuove politiche commerciali, nonché alla diffusione e implementazione del mondo web e del virtuale.
Diventare oggi un fotografo, un cuoco, uno scrittore o un musicista è, sulla carta, più semplice di quanto non lo fosse qualche anno fa, e questo perché è possibile approcciare a queste professioni partendo da testi, corsi e video presenti in rete, utilizzando strumentazioni definite entry level, sulle quali poter imparare e progredire nella costruzione della propria identità professionale.
Ma c’è un aspetto che tendiamo a sottovalutare, e che spesso non viene addirittura preso in considerazione, ed è l’ambito intimo e formativo.
Pensare che possiamo diventare grandi chitarristi, e riuscire a calcare i palchi più importanti d’Italia, solo guardando i video presenti su YouTube, emulando le gesta di chi vi è ritratto, è assolutamente riduttivo. Anche se imbracciamo strumenti che riescono emotivamente a trasportarci nella realtà che vorremmo vivere con tutti noi stessi.
E lo stesso vale per l’ambito della fotografia, della scrittura o della cucina, che tanto in questo momento storico vanno di moda, sia in televisione che sul web.
Il concetto per il quale ciascuno di noi può diventare il professionista che ha sempre sognato, non si deve risolvere nel battito di ciglio della suggestione che per farlo basti compiere delle azioni basilari: è necessario riconoscere che dietro ai professionisti che stimiamo, dietro a coloro che secondo noi sono riusciti a farcela, ci sono percorsi lunghi e complessi che non possono essere sottovalutati.
Chi ha ottenuto nella sua vita, personale e lavorativa, grandi risultati, è perché ha applicato il suo tempo e le sue energie per cercare di eccellere nel suo ambito di riferimento.
Realizzazione e improvvisazione sono due fattori che in nessun modo possono coesistere all’interno della stessa equazione: dove non si lavora non può esserci successo. In nessun campo, anche in quello che possiamo pensare sia meno impegnativo degli altri.
L’impegno, infatti, è un aspetto fondamentale della nostra esistenza: si tratta della base sulla quale poggia la nostra possibilità di progredire, di migliorarci e di diventare ogni giorno persone migliori.
Questo vale nella nostra vita privata così come in quella lavorativa, perché senza profondere un impegno costante e mirato non potremo raggiungere obiettivi ambiziosi.
Ecco, dunque, che entra in gioco il concetto di evoluzione: per passare da uno status di partenza ad uno progredito, dobbiamo saperci evolvere, superando tanti passaggi intermedi, che sappiano strutturarci mentalmente e professionalmente, con un percorso mirato, e rispettando le tempistiche necessarie.
Se Roma non è stata costruita in un giorno, come possiamo noi pensare di raggiungere grandi risultati velocemente?
Questa è una delle illusioni che porta la maggior parte delle persone a non esprimere il proprio potenziale, e che di conseguenza le condanna a dover fare i conti con una persistente sensazione di fallimento.
Dobbiamo invece prendere coscienza che dentro di noi ci sono delle qualità che non aspettano altro di essere riconosciute e valorizzate, ma che per farlo ci serve tempo, impegno, e soprattutto un percorso pianificato e studiato per massimizzare i nostri sforzi.
Non solo: dobbiamo pensare che ci sono delle caratteristiche universali che ci compongono, che devono essere allenate, perché ci saranno utili in qualsiasi ambito della nostra vita, indipendentemente da quale lavoro andremo a svolgere o da quale posizione andremo a ricoprire nella società.
Empatia, intelligenza emotiva, carisma, resilienza, capacità di adattarsi al cambiamento, sono skills fondamentali nella costruzione della parte più importante di noi stessi: quella caratteriale e cerebrale.
Perché non dobbiamo mai dimenticare che ciò che siamo e ciò che facciamo oggi, determinerà ciò che saremo, ma soprattutto ciò che faremo domani.
E non è possibile pensare ad un percorso di vita nel quale soffermarci sulle capacità esterne a noi, senza sviluppare quelle che compongono la nostra parte interiore.
Il cervello è e resterà il perno sul quale ruota la nostra vita: è grazie alla nostra capacità cerebrale che possiamo immaginare, creare, adattarci, evolverci, trovare soluzioni e risolvere problemi.
Questa è la base, questo è il nucleo centrale che spesso dimentichiamo di avere, questo è lo splendido giardino che risiede dentro di noi, del quale troppo spesso dimentichiamo di prenderci cura.
E invece dobbiamo annaffiare le nostre qualità, potare i rami dei nostri difetti, per far sì che i pregi presenti dentro di noi possano essere irradiati della luce della nostra potenzialità.
Come si può, quindi, riuscire a riconoscere e sviluppare le capacità presenti di noi?
Prima di tutto comprendendo che i luoghi e le situazioni che viviamo sono i contesti capaci di farci progredire o di ancorarci alla regressione: avere la possibilità di partecipare a corsi di formazione che siano d’ispirazione, o avere l’opportunità di vivere ambienti in grado di farci entrare in contatto con altre persone che vivono sulla nostra stessa lunghezza d’onda, è fondamentale per implementare il nostro percorso di evoluzione.
Camminare lungo strade buie attraversate da persone spente, non ci porterà a ritrovare la luce dentro di noi, mentre proiettarci all’interno di dimensioni che tendono al miglioramento e alla felicità è basilare per non restare impantanati nelle sabbie mobili del malcontento e della depressione.
Posso testimoniarlo in prima persona, perché lo vedo costantemente con i miei occhi: chi frequenta ambienti stimolanti e si contorna di persone solari e positive, riesce con più facilità a trovare la strada verso il proprio successo, personale e professionale, raggiungendo grandi risultati che solo l’eccellenza può permettere di guadagnare.
Per questo motivo, ti invito a partecipare al prossimo incontro dell’Academy “Comunicazione Vincente”, l’innovativo percorso di formazione che ho studiato personalmente, e che finora ha illuminato centinaia di persone, creando profondi contatti tra loro.
Non si tratta di un semplice corso, ma di un’esperienza nella quale immergersi per guardare con occhi diversi la nostra vita e adottare scelte più consapevoli e positive.
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