Abbiamo visto come il tempo (Come gestire al meglio il nostro tempo) rappresenti un fattore determinante all’interno della nostra esistenza.
Non è la quantità a farne la differenza, ma come noi lo spendiamo e la qualità che riserviamo quotidianamente all’utilizzo dello stesso, che può incidere in maniera determinante.
Viviamo un tempo assolutamente frenetico, nel quale la percezione di averne poco, spesso tende a coniugarsi con la necessità di rincorrere impegni e compiti che sembrano avere un carattere prioritario nella nostra lista di cose da svolgere.
Questo porta, sempre più frequentemente, a dimenticare come sia assolutamente necessario, per lo sviluppo e il mantenimento del nostro benessere personale, dedicare parte del tempo alla cura della nostra persona, nonché a tutti quegli interessi che ci fanno sentire bene.
Il concetto di svago e di divertimento, spesso viene associato ad attività non importanti, che per questo vengono circoscritte in momenti sempre più brevi e distanti tra loro.
Nella nostra scala delle nostre priorità svetta senza dubbio il lavoro, perché rappresenta ciò che ci permette di sostenerci economicamente, e perché riteniamo che realizzarsi dal punto di vista professionale sia un buon viatico verso la ricerca dell’affermazione personale.
Altro aspetto primario è senza dubbio quello della famiglia: non appena terminiamo le nostre attività lavorative, o durante i giorni di festa e di ferie, trascorriamo il nostro tempo con le persone a noi care, come il nostro partner e i nostri figli, dedicando loro le energie che rimangono a nostra disposizione dopo aver svolto il nostro lavoro.
Ecco, dunque, che la maggior parte dei momenti liberi viene assorbita da attività che ci gratificano, ma che soprattutto ci rendono felici guardano i nostri cari vivere la loro gioia.
Si tratta di una gestione del tempo assolutamente condivisibile, e in larga scala anche visibile in molte delle persone con le quali ci confrontiamo quotidianamente.
Ma la domanda che sorge spontanea è una: e il tempo da dedicare esclusivamente a noi stessi, quando arriva?
Sembra un quesito dal retrogusto finemente egoistico: cercare di ritagliarsi degli spazi e dei momenti personali può esser messo sullo stesso piano del voler privare chi c’è accanto della possibilità di condividere con noi un tempo prezioso insieme.
E invece si tratta di un pericolosissimo fraintendimento di un concetto basilare.
Prendersi del tempo per noi stessi, infatti, rappresenta le fondamenta sulle quali poggia la nostra felicità individuale: questa, non è un tesoro che noi teniamo isolato dentro di noi, a nostro unico utilizzo e piacere, ma rappresenta il valore che esprimiamo quando entriamo in contatto con gli altri.
Essere delle persone che si prendono cura di sé stesse, e che di conseguenza sviluppano e mantengono un alto livello di benessere personale, rappresenta implementare il proprio valore all’interno dei rapporti interpersonali che ogni giorno instauriamo o portiamo avanti.
In altre parole, se non ci prendiamo cura di noi stessi in maniera adeguata, difficilmente potremo farlo di chi ci è attorno, depotenziando così i momenti di incontro e di condivisione con le persone che incrociamo sul nostro cammino.
È necessario dunque sdoganare una volta per tutte la concezione, ormai obsoleta, per la quale prendersi del tempo per noi stessi equivale a sottrarlo a chi c’è attorno: al contrario, questo implica la possibilità di poter dare ancor di più alle persone con le quali entriamo in contatto.
Ma è necessario precisare come ci siano alcune attività che davvero ci fanno prendere cura di noi stessi, aumentando il nostro valore intrinseco.
L’attività fisica ricopre senza dubbio un posto di primaria importanza: praticare sport, ma soprattutto discipline che apprezziamo particolarmente, attiva dentro di noi processi fisici e psicologici in grado di rigenerare il nostro corpo e la nostra mente.
Fare jogging, giocare una partita a padel, a calcetto o a qualsiasi altro sport, ci aiuta a scaricare lo stress e la tensione accumulata durante i nostri impegni quotidiani, espellendo così tossine pericolose per il nostro corpo, e rigenerando la nostra sfera interiore attraverso la produzione di ormoni che sappiano acuire il nostro senso di felicità.
Non solo: praticare attività fisica ci aiuta anche a mantenere un buon livello di salute generale, che incide notevolmente sulla percezione della nostra felicità.
Un’altra attività importantissima, che dovrebbe essere portata avanti ogni giorno,con costanza, è la lettura.
Leggere è l’alimentazione della mente e dell’anima, e dedicare del tempo ad un libro che sappia appassionarci, ci proietterà in una dimensione piacevole, nella quale sarà più semplice acquisire nuovi concetti e nuovi spunti di riflessione.
Mi verrebbe da dire che “non importa cosa si legge, purché si legga”, e credo possa essere un invito quantomeno veritiero, poiché la letteratura, in ciascuna delle sue molteplici sfaccettature, rappresenta un’importantissima risorsa della quale non possiamo mai fare a meno.
Quando si parla di nutrimento, poi, non possiamo non dedicare un pensiero anche alla nostra alimentazione, che rappresenta un altro aspetto di fondamentale importanza nella corretta conduzione di uno stile di vita positivo e produttivo.
Mangiare cibi sani, in quantità moderate, evitando cibi altamente processati, fa sì che il nostro corpo possa assimilare nutrienti puliti, che costituiscono la benzina corretta della quale le nostre cellule hanno davvero bisogno.
Curare la nostra alimentazione ci porterà fondamentali benefici sia fisici che mentali.
Non dimentichiamo mai che noi siamo composti per lo più da ciò che mangiamo, e dobbiamo essere sempre fortemente attenti ad introdurre nel nostro corpo gli alimenti corretti.
Il benessere interiore si sviluppa anche seguendo una routine quotidiana che possa essere la più completa e variegata possibile: alle attività che abbiamo visto, come lo sport, la lettura e una dieta sana, non dobbiamo mai escludere anche momenti di meditazione.
Ritagliarsi ogni giorno un tempo per meditare, magari al mattino, puntando la sveglia qualche minuto prima dell’orario normale di risveglio, ci aiuterà ad affrontare gli impegni della nostra giornata con una lucidità e una concentrazione completamente diversa.
Meditare, infatti, significa esplorare il nostro “io” e andare alla scoperta di tutti gli universi personali che sono all’interno di noi stessi.
Acquisire e portare avanti queste sane abitudini contribuirà significativamente a sviluppare ed aumentare il nostro livello di benessere personale, che, come abbiamo visto, è un valore che si riflette direttamente non solo su noi stessi, ma su tutte le persone che ci sono attorno.
Prenderci cura di noi stessi significa prenderci cura di chi ci è vicino, e per questo dobbiamo essere in grado di ritagliarci i giusti spazi quotidiani per portare avanti queste attività.
Se la ricerca del miglioramento personale ti sta fortemente a cuore, ti consiglio, a proposito di lettura, il mio ultimo libro “Come migliorarsi per essere più felici” edito dalla Lab DFG, nel quale ho approfondito tutti gli aspetti dei quali si deve tener conto quando si vuole potenziare il proprio benessere individuale.
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