Quando viaggio in Italia per portare il mio supporto a persone e ad aziende che vogliono intraprendere o proseguire un percorso di crescita personale e professionale, spesso vengo accolto da interessanti domande sul perché io abbia scelto di impegnarmi in questo settore, e sul perché, a distanza di anni, continui a portare avanti la mia attività con tanta passione e tanto impegno.
Si tratta di un interrogativo assolutamente non banale, dietro al quale possono celarsi diverse motivazioni.
È vero, andare da un capo all’altro della penisola per incontrare nuove e vecchie conoscenze, con l’intento di condividere le mie competenze e supportare processi di formazione e sviluppo, è molto dispendioso dal punto di vista delle energie fisiche e mentali, ma poi accadono eventi che mi confermano, se mai ce ne fosse stato bisogno, il perché io continui a credere così profondamente in quello che faccio, e in ciò che continuo a studiare da gran parte della mia esistenza.
E il motivo si è palesato, ancora una volta, nello splendido Auditorium del Polo Congressi della Curia Vescovile di Latina: ieri, in quella location meravigliosa, più di duecento persone si sono radunate per partecipare al quarto incontro dell’Academy “Comunicazione Vincente”, l’innovativo percorso di formazione che ho personalmente messo a punto, e che finora ha aiutato centinaia di persone a guardare con occhi diversi la propria realtà, per adottare scelte più consapevoli e positive.
Ecco, lì, si è materializzata e manifestata nuovamente la motivazione del perché io impieghi ancora tutta la mia passione e le mie conoscenze per portare avanti questa mia professione, che ormai è divenuta un progetto di vita.
Spesso ci specchiamo in una realtà nella quale non sappiamo più riconoscerci: la graduale perdita di valori, la delineazione di un contesto sociale del quale non riusciamo a condividere l’evoluzione, e la deriva delle istituzioni di base, prima tra tutte la famiglia, ci portano a riflettere su cosa ci riserverà il nostro domani.
Un quesito lecito, al quale il più delle volte però non riusciamo a dare una risposta, perché la soluzione dipende dall’insieme delle azioni e delle volontà di ciascun componente della nostra società, e non solo da noi stessi.
E allora ci chiediamo: cosa vuole davvero chi ci sta attorno?
La risposta l’ho trovata negli occhi e nell’entusiasmo dei presenti all’incontro di ieri: c’è grande voglia di cambiamento, c’è un profondo desiderio di miglioramento.
Questa non può che essere la base migliore sulla quale costruire il nostro futuro, tessendo relazioni interpersonali capaci di fondarsi su rapporti che siano sani e che abbiano la capacità di arricchirsi vicendevolmente.
È vero, c’è una parte di chi ci sta attorno che fa prevalere su di sé il lato oscuro della propria esistenza, perdendo così di fatto il controllo della mente, e lasciandosi andare alla strada “più semplice”, che però conduce alla pigrizia incondizionata e alla volontà di non assumersi alcun tipo di responsabilità.
Eppure questo è un processo che potrebbe essere convertito prendendo coscienza che tutto ciò che accade dentro e fuori di noi dipende dalla nostra capacità di comprendere come la realtà che viviamo quotidianamente nasce dalla nostra mente.
È necessario fare una precisazione che chiarisca questo concetto: quando dico che tutto parte dalla nostra mente, significa che soltanto nel momento in cui la nostra mente starà bene, ossia si troverà in uno stato di ordine, allora si avrà la possibilità di prendere davvero in mano le redini della nostra esistenza.
Tutti coloro che hanno partecipato ai primi quattro incontri dell’Academy mi hanno manifestato questo profondo desiderio di essere padroni della propria vita e del proprio destino, attraverso riflessioni e decisioni che possano generare una sensazione di positivo benessere.
Qui sorge la domanda, che può da oggi stesso cambiare la nostra esistenza: perché preferiamo essere passeggeri della nostra vita e non piloti capaci di condurci a raggiungere i nostri sogni?
Spesso è per via della paura, perché l’idea del cambiamento, che da un lato affascina la nostra mente, dall’altro incute timore alla nostra parte subconscia.
In realtà mettere in atto un processo di cambiamento volto alla ricerca della felicità, è un qualcosa di tutt’altro che negativo, bisogna solo sapere da quale parte iniziare per non perdersi lungo un cammino che può essere lungo e impegnativo.
Immaginiamo, dunque, di entrare in una casa piena di oggetti messi in disordine da dover sistemare.
La domanda che ti voglio porre è: “Da dove preferiresti iniziare?” e sono sicuro che la risposta sarà quella di cominciare buttando via tutti gli oggetti superflui. Anzi, probabilmente in molti preferirebbero partire togliendo di mezzo tutto, per poi scegliere con attenzione cosa tenere dentro.
Ecco, la nostra mente ha bisogno dello stesso genere di trattamento, perché solo nel momento in cui questa sarà in ordine, potremo essere in grado di disciplinare noi stessi e di guardare con occhi nuovi la realtà che ci circonda.
Mi rendo conto, però, che quando ci si trova ad affrontare periodi negativi della propria vita, è complesso dare inizio a questo processo di ordine e pulizia interiore.
È vero che ognuno di noi reagisce al dolore e alle problematiche spiacevoli della vita in maniera differente, ma indipendentemente da ciò, la cosa più importante è non perdere di vista noi stessi e l’autodisciplina, perché per amare noi stessi bisogna evitare di perdersi lungo il tragitto.
Per prendere in mano le redini della nostra vita dobbiamo, dunque, guardare alla realtà sapendo che tutto parte dalla nostra mente, e avere l’autodisciplina necessaria per essere centrati e in ordine.
Essere persone con disciplina vuol dire riuscire a concentrarsi sul “qui e ora”, nonostante le emozioni che si stanno provando. Ciò non vuol dire che le emozioni che si provano siano sbagliate né tantomeno giuste, ma rappresentano solo il risultato finale di tutti i nostri pensieri consci e inconsci.
In questo contesto interviene l’autodisciplina, l’elemento in grado di aiutarci nel seguire ciò che stiamo seminando nella nostra parte più inconscia.
In altre parole, se si vuole ottenere davvero ciò che si desidera, la prima cosa da fare è innamorarsi perdutamente di ciò che si sta desiderando, perché il potere della nostra mente è decisamente più ampio di quello che possiamo solo immaginare.
Ed ecco perché tutto parte proprio lì.
Facciamo caso ad un aspetto: ti è mai capitato di desiderare così tanto qualcosa da innamorartene perdutamente? Se la risposta è sì, allora di conseguenza ci sarà stato modo di appurare come ciò che è stato desiderato ha avuto modo di manifestarsi nella vita.
Ottenere davvero qualcosa, vuol dire innamorarsi di ciò che si desidera, al fine di anticipare l’esperienza mentale ed emotiva che si proverebbe nel momento in cui arriverà ciò che si desidera.
Nonostante questo, l’amore non è l’unico elemento essenziale, perché, come ben sappiamo per la nostra esperienza di vita, non tutto ciò di cui ci innamoriamo, seppur in modo intenso, alla fine si realizza davvero nella nostra esistenza.
Di certo, provare amore è uno degli aspetti principali da cui incominciare, ma per oltrepassare ogni ostacolo c’è bisogno di autodisciplina.
È solo grazie a questo ingrediente che si potrà continuare ad andare avanti verso la nostra meta, senza perderci lungo il tragitto che conduce a quanto desiderato.
È importante, dunque, capire e assimilare i passaggi da seguire per imparare ad avere autodisciplina e rivoluzionare, finalmente, la nostra vita.
Per prima cosa è necessario dare vita ad una necessità: questo significa porsi fondamentalmente due domande , alle quali cercare una soluzione. “Prima di iniziare, dove voglio andare?” e “Come mai desidero così tanto raggiungere quell’obiettivo?”.
Questi sono aspetti centrali, che non dovremmo mai sottovalutare, perché analizzare le motivazioni che sottendono alle nostre decisioni ci aiuterà a capire non solo il perché delle scelte che vorremmo fare, ma anche quali energie e quali risorse sono presenti in noi per raggiungerle davvero.
Una volta che saremo riusciti a rispondere a queste domande avremo raggiunto un buon punto d’inizio. Avere una motivazione è uno dei principi alla base dell’autodisciplina.
Se si è in grado di conoscere quale direziona debbano prendere i nostri sforzi, trasformarli in azione sarà una conseguenza inevitabile una volta aver dato loro un motivo.
C’è un aspetto che influisce sul mantenimento di un ottimo livello di autostima, ed è il contesto nel quale viviamo il nostro tempo e pratichiamo le nostre attività.
Per questo motivo, per avere un’autodisciplina che sia in grado di condurci ad uno stato di felicità, è necessario assicurarci un’attenta selezione delle persone che frequentiamo.
È bene ricordare che al mondo esistono due tipologie di persone: quelle che ci influenzano negativamente, e quelle che, invece, sono in grado di essere d’ispirazione per noi.
Inutile dire, che è abbiamo bisogno di contornarci di persone che sappiano ispirarci e non demotivarci.
Per quanto possiamo sentirci difficilmente scalfibili, in realtà ognuno di noi è facilmente influenzabile, e se le persone che frequentiamo non fanno altro che mostrare i nostri limiti anziché offrirci delle possibilità, il consiglio è quello di starne alla larga, perché potrebbero portare ad una perdita di vista della strada da percorrere.
È importante, invece, cercare un tipo di compagnia in grado di aiutarci a migliorare nella vita, e che, così come noi, desiderano crescere: per questo è importante frequentare luoghi dove si respirino emozioni positive, e nei quali le persone presenti trasmettano un importante livello di motivazione.
Per questo ti invito a partecipare al quinto appuntamento dell’Academy “Comunicazione Vincente”, che si svolgerà a Latina lunedì 24 giugno, per incontrare nuovi possibili compagni di viaggio, con i quali condividere i risultati delle esperienze passate e affrontare insieme le sfide future.
Gli appuntamenti dell’Academy, infatti, sono esperienze che lavorano su più piani emotivi ed intellettuali: non c’è un solo livello nel quale io, e i miei prestigiosi ospiti, parliamo dall’alto di un palco, ma è il luogo e l’occasione per confrontarsi attivamente e instaurare nuovi legami interpersonali.
A tal proposito mi piace sempre citare un proverbio africano, di grande saggezza, che ha una profonda capacità evocativa, e che cita “da soli si va più veloci, ma insieme si va più lontano”.
Se vivere un’esperienza che rivoluzionerà la tua vita, e confrontarti con altre persone che vogliono fortemente cambiare se stessi e il mondo che gli sta attorno, ti invito a mandare un’email all’indirizzo [email protected], così da avere maggiori informazioni e prenotare il tuo posto all’Academy.
Il prossimo appuntamento sarà lunedì 20 maggio [email protected] per maggiori informazioni, prenotazioni.