Viviamo un tempo nel quale siamo esposti ad un flusso continuo di informazioni: dai social network, che visitiamo sempre più frequentemente, ai broadcast dei sistemi di messaggistica istantanea, fino alle email che arrivano a tutte le ore nella nostra casella, trascorriamo gran parte delle nostre giornate a ricevere, elaborare e immagazzinare un grandissimo numero di dati e di notizie.
Si tratta di un processo incessante, del quale a volte non ci accorgiamo del tutto, ma che si protrae per la maggior parte del tempo che trascorriamo in veglia.
Una lunga successione di ripetizioni che lascia dentro di noi tracce delle quali non possiamo non tenere conto: quando ci esponiamo a questo processo massiccio di ricezione, infatti, il nostro cervello si attiva nella parte frontale, quella che rappresenta la zona più altamente evoluta e che comanda il pensiero più profondo.
Ogni qual volta notiamo qualcosa di nuovo che colpisce il nostro interesse, il cervello risponde producendo una dose di dopamina, un ormone che genera benessere. Non è una semplice reazione cerebrale, ma è il premio che il nostro cervello ci regala per aver affrontato un’esperienza che inconsciamente ha creato dentro di noi della gratificazione.
L’iniezione di dopamina crea una fortissima dipendenza, ed è per questo che siamo soliti tornare a compiere ciclicamente le attività che innescano questo processo, perché vogliamo protrarre la sensazione di benessere provata.
Guardando questo aspetto più ad ampio raggio, si può affermare che la specie umana è programmata per ricercare una gratificazione istantanea.
Ecco, allora, che torniamo a leggere una nuova e-mail, o un nuovo messaggio, o un nuovo post sui nostri social: tutto è finalizzato a ripetere incessantemente la produzione di dopamina da parte del nostro cervello.
Quello che all’apparenza può sembrare come un reale benessere per la nostra mente, in verità cela una pericolosissima controindicazione: più tempo si trascorre in un ambiente che fornisce in momenti estremamente brevi informazioni che a prima vista riteniamo vitali, e più diventa difficile per il nostro cervello sviluppare quel pensiero creativo e strategico che è fondamentale in ogni attività reale della nostra vita. Che siamo dei giovani alle prese con il nostro percorso di studi, dei pensionati che si godono il meritato riposo dopo una vita di fatiche, o addirittura che facciamo delle relazioni interpersonali e delle vendite il centro della nostra esistenza, il pensiero creativo e strategico è lo strumento sul quale dobbiamo concentrare tutte le nostre attenzioni.
Diversamente, ci lasceremmo andare alle distrazioni, perdendo il controllo delle nostre operazioni, e lasciando spazio all’attivazione dell’amigdala, una zona del nostro cervello più sensibile alle disattenzioni.
Ma perché il pensiero creativo è così importante?
Non si può immaginare un percorso che porti a un progresso personale senza l’attivazione del pensiero creativo, e quindi non si può pensare di poter migliorare la nostra vita senza che questo venga attivato frequentemente.
Pensare in modo creativo è innanzitutto rompere alcuni schemi nei quali ci ritroviamo periodicamente durante la nostra giornata e che ci allontano da quella che è la ricerca di un benessere reale: non soltanto quello legato alla produzione di dopamina con attività cicliche a gratificazione istantanea, ma anche il rigido legame che ci tiene ancorati all’interno della nostra comfort zone. Provare nuove esperienze e cimentarsi in sfide volte al miglioramento personale, aiuta lo sviluppo della creatività, della motivazione e dell’innovazione, tre ingredienti fondamentali per nutrire la nostra mente e il nostro animo dei giusti stimoli. Non solo: tutto ciò, ci porta anche ad acquisire nuove competenze, affinando aspetti che erano già presenti in noi stessi o inserendone di nuovi.
Per migliorare la nostra capacità di attivare il pensiero creativo è necessario sviluppare la flessibilità mentale, che, ad esempio, ci pone di fronte alle situazioni da prospettive diverse rispetto a quelle ordinarie: vedere il mondo da angolature differenti ci aiuta a ricordare come non ci sia sempre e solo un unico punto di vista riguardo una determinata circostanza, ma che per poter analizzare davvero quel che si ha di fronte è necessario essere aperti all’ascolto e alla riflessione su una pluralità di pensiero.
Si può alimentare questa nostra fondamentale risorsa anche leggendo un libro o guardando un film, poiché si tratta di attività che ci permettono di porci nei panni degli altri, al fine di comprendere meglio le loro emozioni, anche se in modo indiretto, e di allenare così un’altra fondamentale risorsa come la nostra empatia. Io personalmente sono un grande appassionato di film e libri che narrano storie realmente accadute, perché credo che le esperienze vissute da altri possano rappresentare una fonte di ispirazione e di insegnamento.
C’è poi un’energia specifica che è presente in ognuno di noi, e che se alimentata può aiutare a sviluppare il pensiero creativo: è l’energia innata, che possediamo fin dalla nascita, e che ci permette di vivere una vita più appagante, supportandoci nella realizzazione dei nostri desideri. Nutriamo l’energia innata ogni qual volta pratichiamo meditazione, yoga, esercizio fisico, e tutte quelle attività che tendono a generare benessere attraverso la stretta interazione tra corpo e mente.
L’energia innata è un ottimo carburante per il pensiero creativo, oltre che una fonte di resilienza e resistenza, poiché ci aiuta a superare le difficoltà e a mantenere un atteggiamento positivo.
Anche tenersi in forma, prendendosi cura del nostro aspetto esteriore, non lasciandoci andare alla pigrizia e alla trasandatezza, aiuta ad accrescere l’autostima, la lucidità, la fiducia in sé stessi: tutto questo crea dentro di noi una massiccia dose di ottimismo, che oltre a metterci di buon umore, promuovere il pensiero creativo.
Il pensiero creativo è la chiave per sbloccare il nostro potenziale illimitato: personalmente ci credo così tanto da averlo posto non solo alla base della mia vita, ma anche come fondamento dell’Academy “Comunicazione Vincente”, l’innovativo percorso di formazione che ho studiato e strutturato per poter aiutare tutti coloro che vogliono acquisire nuove competenze utili al miglioramento della loro vita.
L’Academy si articolata su dieci appuntamenti, a cadenza mensile, che si svolgeranno a Latina, nei quali si andranno ad approfondire tematiche e aspetti che ci insegnino a ritrovare un corretto dialogo con noi stessi, per recuperare la forza di sfidare il convenzionale, guardando oltre gli ostacoli, reinventando così il nostro futuro. Il primo appuntamento sarà lunedì 26 febbraio. SCARICA LA BROCHURE
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