La parola limite deriva dal latino LIMES (o limen ) il cui significato originale indicava una linea condotta trasversalmente attraverso il terreno con il compito di suddividere i lotti da distribuire ai coloni. Poiché tali linee tra lotto e lotto nel tempo furono segnate da strade, limes passò ad avere il significato di strada; nel corso degli anni mutò ancora fino ad ottenere il significato di confine (limes Imperii) ovvero linee che delineavano appunto i confini di un impero.
Questa introduzione per dire che, ad oggi per noi, il limite è esattamente il punto di confine da superare ed è proprio per questo che l’essere umano è alla continua scoperta dei propri limiti e dei propri mezzi per riuscire a superarli.
“Struttura il tuo successo” è una rubrica realizzata in collaborazione con il Team di Davide Paccassoni.
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Nel mondo dello sport questo avviene di continuo, gli atleti tentano di spingersi sempre più in alto alla ricerca dei loro limiti. Nel mondo dell’NBA ricordiamo Michael Jordan campione di basket, che nel 1998 deteneva il record nei play off con 5987 punti, era considerato il migliore giocatore della storia dell’NBA; oggi è LeBron James la nuova leggenda del basket americano che detiene un record punti di 7631 nei play off, così da superare di gran lunga il record di un campione affermato e posizionarsi così come il giocatore più forte della storia fino a questo momento. Questo non significa che non ci sia un nuovo Lebron fra qualche decennio proprio perché si cerca sempre di superare quei confini senza mai porsi nessun limite a livello mentale.
“I LIMITI COME LE PAURE SONO SPESSO SOLTANTO ILLUSIONI”
-Michael Jordan-
Le più comuni limitazioni mentali che ad oggi sono alla base del genere umano possono ricondursi a: la paura del fallimento è molto comune tra gli individui, il dialogo interno sbagliato porta a non trovare mai la soluzione al problema, la pigrizia quindi la nostra comfort zone richiede uno sforzo ed un impegno notevole per essere valicata, il giudizio altrui e una bassa autostima generano negli individui una situazione di stallo che non gli permette di agire per superare i loro limiti e alzare l’asticella.
Qual è il modo migliore per superare i propri limiti?
Il modo migliore è sicuramente quello di iniziare a prendersi cura della propria mente, della propria sfera cognitiva e farlo attraverso 4 passaggi utili ad accelerare il nostro avanzamento:
- Ottimismo e pensiero positivo
- Essere ambiziosi
- Vivere il Fallimento come apprendimento
- Giusta autostima
Analizziamo insieme ognuna di queste caratteristiche:
Ottimismo e pensiero positivo: in qualsiasi sport oltre ad una grande preparazione ed allenamento fisico è fondamentale una preparazione mentale. Il miglior modo per allenare la mente, oltre ad un percorso di crescita personale con un mental coach, è l’iniziare a cambiare i nostri pensieri da negativi a positivi; saper gestire e trasformare in positivo qualsiasi avversità possa presentarsi e avere un dialogo interno positivo, possono rivelarsi una combinazione vincente per ogni atleta utile a raggiungere la propria Peak performance e superare così i propri confini. Il nostro dialogo interiore ci pone sempre davanti a delle riflessioni attraverso pensieri e domande; pensieri negativi e domande mal formate possono di riflesso portarci a stati d’animo poco utili e risposte che conducono ad azioni sbagliate.
Essere Ambiziosi: è il desiderio di migliorare se stessi; l’ambizione è una sana spinta a crescere e realizzarsi nel pieno delle proprie potenzialità, è il desiderio di migliorare la propria posizione e la voglia di raggiungere nuovi obiettivi. In sostanza bisogna avere fame di arrivare, di alzare l’asticella e di puntare alla vetta. Bisogna avere quella fame costruttiva di successo che ci spinge ad andare oltre le nostre potenzialità per scoprire che possiamo fare molto di più di quello che abbiamo sempre pensato e soprattutto che siamo molto di più di quello che ci hanno sempre fatto credere. Per dare forma e concretezza all’ambizione con l’intenzione di generare il risultato sperato, bisogna saper focalizzare un obiettivo, elaborare una direzione chiara ed uno scopo che motivi le persone ad agire.Questo rende una persona ambiziosa e pronta a costruire la strada del proprio successo.
Vivere il fallimento come apprendimento: la parola più temuta in assoluto dal genere umano. Cresciamo con l’idea che il fallimento sia il “game over” del nostro gioco, la fine di qualcosa, il punto di non ritorno.
Se vi dicessi che non è così?
Se vi dicessi che fallire è fondamentale per crescere, per migliorare e per eccellere nella vita?!
Il fallimento non è la fine di un qualcosa ma semplicemente un punto da dove ripartire con la consapevolezza degli errori fatti per non ripeterne più. La lezione migliore che la vita può darci è fallire,con il fallimento abbiamo la possibilità di capire gli errori fatti fino a quel momento e di cambiare quello che è andato storto per questo voglio dirvi di sognare sempre in grande e di fallire perché solo dopo aver fallito potete eccellere.
Giusta autostima: un’altra risorsa importante per raggiungere il nostro obiettivo è sicuramente la ricerca dell giusto equilibrio dell’autostiama. La troppa stima in noi stessi potrebbe essere deleteria per noi e per i nostri compagni, se facciamo uno sport di squadra; credere eccessivamente in noi stessi può condurci a giudicare in modo falsato le nostre capacità provocando così una sfiducia nei nostri compagni, considerandoci al di sotto delle nostre capacità; diversamente la bassa autostima, non ci permetterà di emergere e di raggiungere i nostri obiettivi, causata appunto dalla mancanza di consapevolezza riguardo le nostre qualità o capacità. È necessaria quindi un autostima equilibrata per riuscire a raggiungere i nostri obiettivi; per alimentarla è indispensabile passare attraverso un percorso di autoanalisi che ci riporti ad una sana consapevolezza di noi stessi facendo così riconoscere ed emergere risorse e capacità personale che pensavamo di non avere, ed invece erano solamente “dormienti”.
Voglio condividere con voi una testimonianza di Michael Jordan che durante la fine della sua carriera da campione dichiarò :”Nella mia vita ho sbagliato più di 9000 tiri, ho perso quasi 300 partite, 26 volte i miei compagni mi hanno affidato il tiro decisivo e l’ho sbagliato.Ho fallito tante e tante altre volte.è per questo che alla fine ho vinto tutto.”
SI POSSONO E SI DEVONO SUPERARE I PROPRI LIMITI
Poter superare i limiti imposti da noi stessi o dalle circostanze è possibile, basta avere l’ambizione costruttiva che ci spinge costantemente alla ricerca dell’eccellenza delle nostre performance portandoci alla continua ricerca della versione migliore di noi stessi. Avere una comunicazione positiva con noi stessi ci aiuta a non mollare mai durante i momenti bui che potremmo vivere ed incontrare; fallire fa male e come ogni cosa che segna, ci insegna, ed è per questo motivo che apprendere la lezione dopo il fallimento ci permettere di poter cambiare strategia e trovare così una soluzione più efficace al problema che ci si presenta davanti con l’abilità nel ricercare soluzioni e arrivare così al successo.
Considerare il fallimento come un’opportunità, fissare dei piccoli o grandi obiettivi da raggiungere per alimentare la nostra autostima insieme ad un dialogo interiore e positivo sono le basi per costruire le nostre altezze, per raggiungere la nostra peak performance durante una competizione.
Ci saranno sempre dei fattori esterni o interni che proveranno a condizionare le nostre prestazion,i l’importante è avere sempre chiara la nostra direzione e il nostro scopo così da scalare la vetta del nostro successo senza nessuna paura di cadere.
Non pensare a ieri o a quello che sarà domani il momento giusto per agire è ora!
Un costante allenamento fisico insieme a quello mentale sono il giusto percorso da affrontare per essere i protagonisti della nostra vita, per avere consapevolezza di noi stessi e la spinta e motivazione adatte per saperli affrontare e superare senza diventare spettatori del nostro “film” chiamato vita.
by Nicole Di Schiavi – Sport Coach