La Procura ha indagato il conducente del mezzo e disposto l’autopsia. Saranno in tanti a voler dare l’ultimo saluto al pensionato, apprezzato musicista della banda cittadina
Saranno celebrati giovedì 20 febbraio 2020, alle ore 10.30, nella chiesa di San Benedetto di Priverno, i funerali di Leonardo Cecconi, il pensionato di 88 anni, del posto, deceduto tragicamente sabato 15 febbraio dopo essere stato investito da un furgone commerciale in piazzale Metabo, vicino all’antica porta napoletana, a due passi da casa.
Il Pubblico Ministero della Procura di Latina, dott. Giuseppe Miliano, che ha aperto un procedimento penale per il reato di omicidio stradale a carico del conducente del mezzo, L. D. B., 47 anni, di Ceccano, ha disposto l’autopsia sulla salma dell’anziano, e martedì 18 febbraio ha conferito l’incarico come proprio consulente tecnico al medico legale dott. Silvestro Mauriello, che ha proceduto all’esame nella stessa giornata. E le prime risultanze confermano che il decesso è stato causato dal trauma cranico conseguente l’investimento e la caduta ed è quindi strettamente legato all’incidente.
Oggi, mercoledì 19 febbraio, è arrivato il nulla osta e i familiari di Cecconi hanno potuto fissare la data delle esequie: i congiunti della vittima, per essere assistiti, attraverso l’area manager Angelo Novelli, si sono affidati a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei dritti dei cittadini, che ha messo subito a disposizione come consulenti di parte della famiglia nelle operazioni peritali i medici legali dott. Gerardo Di Masi e dott. Antonio Oliva.
Cecconi attorno alle 13 di sabato stava rincasando a piedi e camminava tranquillamente per la sua strada quando, all’uscita da una semicurva, è stato urtato da un furgone di quelli che riforniscono i bar di patatine condotto appunto dall’indagato, rovinando a terra, battendo il capo e riportando un trauma cranico fatale. Inizialmente era cosciente e sembrava potesse superare l’incidente, ma l’ottantottenne ha presto perso i sensi: trasportato d’urgenza in ambulanza all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina, le sue condizioni sono precipitate e poche ore dopo è spirato.
La tragedia ha destato profonda commozione a Priverno dove Cecconi era molto conosciuto e ben voluto da tutti. Nato e sempre vissuto in paese, aveva lavorato per tutta la vita come muratore e, una volta in pensione, era diventato un assiduo frequentatore del locale centro anziani, dove amava passare il suo tempo in compagnia e coltivare le sue passioni come il gioco delle carte e il calcio: era tifosissimo della Lazio. Ma Cecconi era soprattutto un grande appassionato di musica, suonava la tromba e per settant’anni – vi era entrato nel lontano 1947 – aveva fatto parte della banda cittadina.
Saranno quindi in tanti a voler dare l’ultimo saluto all’apprezzato musicista e stringersi attorno ai suoi cari. Cecconi lascia nel dolore la moglie Giuseppina, i figli Stella e Rocco, con il genero Alberto e la nuora Elena, i nipoti Giusy, Caterina, Denise e Giada e i pronipoti Domenico, Maria Stella, Alberto, Dalila, Federica e Ilda.