Tragedia in provincia di Latina. Un dipendente comunale di 60 anni è deceduto tre giorni fa nella sua abitazione alla periferia di Roccagorga dopo essere stato punto alla gola da un insetto, sembrerebbe un calabrone.
A strappare l’uomo alla vita sarebbe stato uno shock anafilattico. Il 60enne subito dopo la puntura si è sentito male ed è stato immediatamente soccorso dai familiari e successivamente dai sanitari del 118 ma il suo cuore ha cessato di battere. Il personale medico ha provato col massaggio cardiaco per circa un’ora, ma purtroppo si è dovuto arrendere e dichiararne il decesso.
Lo shock anafilattico dopo la puntura di un insetto
I sintomi di shock allergico sono suddivisi in quattro stadi, secondo la gravità, rappresentati in progressione crescente dai primi disturbi a livello locale fino al grave shock allergico.
Si va dal prurito ai gonfiori che si espandono anche oltre alla zona della puntura, seguiti da sensi di vertigini, affanno e difficoltà respiratorie dovute all’ispessimento delle pareti respiratorie, fino al collasso. I sintomi non si manifestano tuttavia necessariamente nella sequenza descritta. Inoltre, alcuni individui allergici sviluppano solo una parte dei sintomi indicati.
Se i sintomi dell’allergia non rimangono circoscritti a una reazione cutanea locale, occorre chiamare subito il medico di pronto intervento. Lo shock anafilattico ha inoltre un decorso tanto più grave, quanto più rapidamente si manifestano i sintomi dell’anafilassi. L’individuo allergico e le persone che lo accompagnano devono pertanto reagire immediatamente fin dai primi segnali di shock allergico. Il kit d’emergenza per l’anafilassi contiene tre farmaci (adrenalina, antistaminico e cortisone) per attenuare la reazione allergica e stabilizzare la circolazione sanguigna. Può contenere anche speciali medicinali per l’asma se il soggetto allergico soffre di questa malattia.