Una decina di colpi in tutto, al torace e sul volto. E quando Gaetano Marino si è accasciato a terra tra le auto parcheggiate sul lungomare di Terracina è arrivato il colpo di grazia dietro la nuca. Così è morto il 48enne esponente di spicco degli scissionisti, attirato in una trappola e poi ucciso a bruciapelo da due killer a bordo di una Punto grigia.
Ed e’ proprio dalla Punto grigia individuata da alcuni testimoni dell’agguato che partono le indagini condotte dalla Squadra mobile di Latina e dal commissariato di Terracina e coordinate dal sostituto procuratore Eleonora Tortora. Gaetano Marino, in costume e ciabatte, era risalito da poco dalla spiaggia in quel momento si trovava sul marciapiede davanti al noto stabilimento balneare Sirenella. Con lui c’era un amico e suo figlio, che sono riusciti a mettersi in salvo fuggendo verso la spiaggia. Il boss si trovava in vacanza con la famiglia a Terracina dove andava passava le estati da diversi anni.
In passato marino e’ stato oggetto di una polemica sollevata dallo scrittore Roberto Saviano, perché il boss della camorra era stato notato seduto in prima fila in una trasmissione Rai durante la quale si esibì la figlia 12enne.