Restano stazionarie le condizioni cliniche di Antonietta Gargiulo la 39enne ferita con colpi di pistola dal marito carabiniere Luigi Capasso da cui si stava separando.
L’uomo dopo aver ferito la donna ha sequestrato e ucciso le due figlie avute dalla 39enne per poi suicidarsi. A quanto si è appreso, la Gargiulo si trova in osservazione in zona critica del pronto soccorso dell’ospedale San Camillo Forlanini dove è stata portata in gravi condizioni.
Antonietta aveva paura del marito
“Ho paura, non voglio vederlo”. Antonietta Gargiulo aveva lanciato l’allarme, aveva messo a verbale al commissariato di Cisterna, ascoltata a gennaio per un contro esposto fatto dal marito Luigi, di temere quell’uomo col quale si era sposata nel 2001 e dal quale si stava separando. E di temere anche per le sue figlie.
Lui si era impegnato a riconciliarsi “a fare di tutto per la famiglia” ma lei, racconta ora il suo l’avvocato Maria Belli “aveva sempre rifiutato di vederlo”. Voleva vivere solo con le sue figlie Antonietta. Di quel matrimonio con Luigi restava solo la gelosia di lui, le scenate, gli schiaffi anche “davanti alle figlie”, spiega l’avvocato. Antonietta, 39 anni, bella e sorridente sul suo profilo Fb con le sue bambine, “era stata aggredita con urla e schiaffi fuori dal suo luogo di lavoro, il 4 settembre scorso”, racconta ancora l’avvocato. Tre giorni dopo ha presentato un esposto alla polizia ma non una denuncia in quanto temeva che il suo gesto potesse far perdere il lavoro al marito”. Per questo negli esposti la donna non avrebbe mai fatto riferimenti specifici ad aggressioni subite ma avrebbe dato solo indicazioni generiche su determinati comportamenti del marito.
“Luigi picchiò la moglie perché lei la scorsa estate lo aveva cacciato di casa – ricorda un negoziante di Cisterna di Latina – Era geloso della moglie”. L’aggressione aveva segnato il limite dunque: tre giorni dopo, il 7 settembre, Antonietta Gargiulo è andata dalla polizia e ha presentato un esposto. E poi un altro lo ha presentato a gennaio al commissariato di Cisterna di Latina, sempre sullo stesso tenore di quello di quattro mesi prima. “Da quel momento per era iniziato uno stalkeraggio serrato da parte del carabiniere che si faceva trovare sotto casa e che aveva insistito più volte per incontrarla – continua l’avvocato – Ogni precauzione però non è bastata”.
A gennaio scorso Antonietta Gargiulo fu ascoltata al commissariato di Cisterna in seguito a un esposto che anche il marito aveva presentato contro di lei. In quella circostanza aveva raccontato di un rapporto da sempre molto conflittuale, con liti davanti alle figlie. Aveva detto di avere paura e di non volerlo incontrare. Il 29 marzo prossimo si sarebbe tenuta la prima udienza per la separazione giudiziale. Ieri la strage.