L’operazione della Polizia di Terracina
Brillante operazione degli Agenti della Squadra anticrimine del Commissariato di Polizia di Terracina agli ordini del vice Questore Dottor Bernardino Ponzo, che hanno arrestato tre terracinesi con precedenti. Si tratta dei fratelli Cristian e Davide Falovo di 31 e 34 anni e di Ennio Scarselletti,54enne. La polizia è giunta all’arresto dei tre dopo che il 17 marzo scorso un 30enne di Terracina era stato costretto alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Terracina per una overdose di eroina, probabilmente a causa di una dose tagliata male. Da quel momento le indagini, già in atto da qualche mese, hanno subito una brusca accelerata tra appostamenti, pedinamenti e controlli soprattutto nella zona cosiddetta Capanne e nei pressi del SerT., il Servizio Tossicodipendenze della Asl la cui struttura si trova nelle vicinanze. L’accusa per i tre è concorso in spaccio di sostanze stupefacenti del tipo eroina, aggravato dal reato di lesioni personali. Dopo le prime resistenze, è stato il giovane assuntore di eroina, salvato dai medici, a riconoscere coloro che gli avevano venduto la dose di eroina potenzialmente fatale. L’operazione denominata “Buco nero”, ha permesso di constatare che negli ambulatori del Ser.T. avveniva il contatto tra lo Scarselletti e chi voleva acquistare droga ad un costo per dose tra i 20 e i 30 euro. Tramite il telefono cellulare dell’assuntore di droga c’era il contatto con i fratelli Falovo i quali, una volta, prelevato il denaro, consegnavano lo stupefacente. Passaggi capillari e minuziosi proprio nel tentativo di eludere le forze dell’ordine. Ma due mesi fa si è sfiorata la tragedia dopo che i famigliari di chi aveva assunto eroina, hanno chiamato il 118 a causa del malore del 30enne citato, andato in overdose. Determinante l’intervento del medico che ha evitato la morte del giovane. Dalle indagini e da testimonianze raccolte, la Polizia ha subito accertato che quest’ultimo si era recato tra la zona Capanne e Ser.T. per entrare in contatto con pregiudicati dediti allo spaccio. Nella circostanza c’è subito stato il fondato sospetto che le dosi in circolazione fossero tagliate male. Ai primi interrogatori, il giovane smentiva categoricamente di aver assunto droga, ma dopo aver avuto la consapevolezza che un suo contributo alla ricostruzione dei fatti avrebbe potuto scongiurare la morte di altri soggetti tossicodipendenti, lo stesso ammetteva di aver acquistato eroina dalle tre persone poi arrestate. Negli ultimi sei mesi sono stati accertati una decina di episodi simili, ma il primo con overdose è stato quello del 17 marzo scorso. Da sottolineare l’ottimo lavoro degli Agenti di Polizia nonostante l’atavico problema della carenza di personale. Lazio Tv