«Ci assumeremo tutte le spese di manutenzione e risanamento del Lago di Paola ma non si faccia affidamento su interventi lampo o soluzioni immediate».
Si è espresso in questi termini l’avvocato Andrea Bazuro, in rappresentanza della comunione degli Eredi Scalfati, nel corso del tavolo tecnico convocato dal sindaco Maurizio Lucci. «Del resto – ci ha tenuto a precisare lo stesso – non ci dimentichiamo che la causa dell’attuale cattivo stato di salute del lago è dovuto allo sversamento, negli ultimi 50 anni, degli scarichi di tutta la città». Tali premesse non hanno comunque impedito di trovare un punto di incontro tra il pubblico ed il privato, tra l’amministrazione comunale e la famiglia Scalfati. L’incontro è stato infatti considerato da entrambe le parti un punto di partenza importante per una proficua collaborazione finalizzata alla tutela ambientale nonché alla valorizzazione produttiva e turistica del bacino lacustre. Il prossimo passo per il sindaco Maurizio Lucci sarà quello di approvare un piano di utilizzo del lago e di pianificare il dragaggio dei canali per poi utilizzare per il ripascimento la sabbia rimossa. «Sono comunque soddisfatto – ha aggiunto il primo cittadino – perché finalmente la famiglia Scalfati si è assunta le sue responsabilità». Le attività di manutenzione e risanamento saranno spalmate nell’arco dei prossimi 5 anni al termine dei quali dovrebbero finalmente svanire schiume e cattivi odori, come quelli dei giorni scorsi dovuti all’eccessiva presenza di solfuro di idrogeno. A supervisionare i lavori sarà il professor Loreto Grossi, ordinario di ecologia presso l’Università Sapienza di Roma, che si occuperà di sottoporre i vari interventi alle amministrazioni pubbliche competenti. «Per quanto riguarda la proprietà – ha concluso Bazuro – le sentenze devono essere rispettate e lo stato deve onorare il contratto con il quale ha venduto il bacino incassandone il prezzo. In cambio di un giusto indennizzo, siamo comunque aperti all’esproprio». Lazio Tv