Il sindaco di Sperlonga Armando Cusani resta in carcere. E’ questa la decisione del gip Giuseppe Cario che ha rigettato la richiesta avanzata dai legali dell’ex presidente della Provincia di Latina arrestato nell’ambito dell’operazione “Tiberio”.
Intanto potrebbero essere emersi particolari interessanti dalle dichiarazioni di Mauro Ferrazzano, l’imprenditore di Nettuno arrestato insieme a Cusani per corruzione e turbativa d’asta, che a sorpresa ha chiesto di essere ascoltato dal pm Valerio De Luca. Un colloquio, su cui nè procura nè difesa hanno voluto esprimersi, durato circa 4 ore e che potrebbe aver aggiunto elementi importanti o fatto luce su alcune delle contestazioni sollevate nei confronti del titolare della Edil Safer che deve rispondere anche di associazione per delinquere.
E’ lui, secondo il gip che ha firmato l’ordinanza Giuseppe Cario, a rivestire il ruolo di promotore (insieme a Nicola Volpe, del sodalizio che avrebbe pilotato alcune gare d’appalto del Comune di Sperlonga e di altri Comuni. Sotto la lente degli investigatori la vicenda di Villa Prato. ” Le intercettazioni – si legge del provvedimento – documentano il ruolo primario di organizzatore del Ferrazzano”. La scorsa settimana l’imprenditore era stato interrogato dal magistrato ma si era avvalso della facoltà di non rispondere. Al momento vige massimo riserbo su quanto avrebbe dichiarato in questo secondo confronto con il magistrato. Intanto riprendono, davanti al giudice per le indagini preliminari, gli interrogatori delle persone finite agli arresti domiciliari. E’ la volta di Gian Pietro De Baggio e Domenico D’Achille a seguire, nelle prossime ore, Alessandra Bianchi, Andrea Fabrizio e Antonio Avellino. Le accuse nei loro confronti sono a vario titolo quelle di turbativa d’asta e corruzione. Giovedi’, invece, si svolgerà udienza al Tribunale del Riesame per discutere del ricorso avanzato da Armando Cusani contro l’ordinanza di custodia cautelare. Lazio Tv