Daniele Cestra condannato oggi in primo grado.
Trenta anni di carcere, una condanna esemplare quella emessa dal tribunale di Latina nei confronti di Daniele Cestra, accusato di aver ucciso brutalmente l’81enne Anna Vastola il 10 dicembre 2013 nella sua abitazione a Borgo Montenero durante una rapina che fruttò 50 euro, una vecchia pistola e una fisarmonica. Il giudice Mara Mattioli è andato ben oltre la richiesta del pubblico ministero Valerio De Luca che, al termine della requisitoria del 18 luglio scorso, aveva chiesto 12 anni in meno. Il giudice non ha avuto dubbi: l’imputato, insomma, approfittando dell’età della donna e del fatto che fosse sola in casa, l’ha uccisa per evitare che lo denunciasse. Riconosciute anche tutte le aggravanti. In aula la difesa, rappresentata dagli avvocati Angelo Palmieri e Sinuhe Luccone, si è battuta molto sulla qualificazione giuridica del reato chiedendo la derubricazione da omicidio volontario in preterintenzionale. Per i legali, che avevano anche chiesto una perizia psichiatrica (non ammessa dal giudice) l’imputato non aveva intenzione di uccidere l’anziana. Daniele Cestra, 36 anni di Sabaudia, subito dopo l’arresto confessò il delitto compiuto ricostruendo i terribili istanti della notte in cui entrò nella casa di Anna Vastola forzando la porta finestra. Raccontò agli inquirenti di essersi trovato di fronte l’81enne e di averla colpita con la pala, un prima volta, per farla smettere di urlare e poi una seconda azzittirla per sempre. L’uomo era poi scappato con il magro bottino. Daniele Cestra è stato processato con il rito abbreviato per omicidio, rapina e detenzione illecita di arma. Tra 90 giorni verranno depositate le motivazioni della sentenza. Gli avvocati hanno già preannunciato appello. Lazio Tv