L’operazione della Polizia.
Vanta un lungo curriculum criminale, conosciuto con il soprannome di “Blindo”, per sua abilità ad aprire casseforti, Cataldo Patruno, 68 anni con precedenti anche per traffico di droga, questa volta è finito in carcere con l’accusa di aver concorso nell’omicidio di Vincenzo De Prete, freddato con due colpi di pistola la sera del 18 novembre scorso mentre uscita dalla sua abitazione a Borgo Hermada. E’ stato lui, secondo gli investigatori, a fare da intermediario tra i mandanti del delitto Marino Cerasoli e Roberto Bandiziol e i sicari, Tommy Maida e Giampiero Miglitta, già assicurati alla giustizia. Si chiude così il cerchio delle indagini portate avanti dagli investigatori della Squadra Mobile di Latina e del commissariato di Terracina che, tassello dopo tassello, hanno ricostruito lo scenario dell’esecuzione maturata per un credito vantato dalla vittima. Una ricostruzione minuziosa, dunque, che attraverso indagini tecniche e fiuto investigatori ha portato anche al ritrovamento dei della pistola usata nel delitto, distrutta subito dopo e gettata nel canale delle Acque medie. Fondamentale per l’arresto di Cataldo Patruno, chiesto dal sostituto procuratore Gregorio Capasso e firmato dal gip Guido Marcelli, la collaborazione dei cittadini. Lazio Tv