Intanto è prevista per oggi l’autopsia sul corpo di Maurizio Di Raimo
GUARDA IL VIDEO E’ prevista per oggi l’autopsia sul corpo di Maurizio Di Raimo, 53 anni ucciso dal cognato, Pietro Petrianni di 63 anni, marito della sorella della vittima, con il quale sembrerebbe avesse dei debiti. Il sostituto procuratore Giseppe Bontempo conferirà oggi l’incarico. Intanto gli inquirenti dopo aver ascoltato il presunto assassino Pietro Petrianni, non escludono che vi sia anche un complice o più di uno, in quanto contraddittorio il racconto del cognato. I debito contratti riguarderebbero infatti alcuni soldi arretrati degli affitti del locale dove Di Raimo svolgeva la sua professione. Al culmine dell’ennesima lite l’uomo Pietro Petrianni lo avrebbe ucciso. Poi il corpo lo ha gettato in un pozzo in un podere abbandonato a poca distanza dall’officina, dove è stato ritrovato dai vigili del fuoco e dalla polizia ieri mattina all’alba, facendo credere all’inizio che l’uomo fosse andato via con un donna a bordo della sua auto, poi ritrovata nella campagne di Aprilia, nei pressi di Campo di Carne. Sembra improbabile ad esempio che Petrianni sia riuscito dopo il delitto a trasportare per più di venti metri dal capannone al podere, dove si trova il pozzo artesiano. L’uomo con precedenti per rapina dovrà rispondere di omicidio e occultamento di cadavere. Agli inquirenti ha raccontato che il cognato deceduto, durante la lite, aveva un coltello e continuava a stuzzicarlo. Intorno alle 18,30 di venerdì torna a casa raccontando alla moglie di aver litigato con il fratello. La donna ha raccontato alla polizia di aver sentito due colpi, credendo fosse una porta che sbatteva. Ma nell’officina nella sala mensa gli investigatori hanno rinvenuto delle tracce di sangue e il foro sulla porta del bagno provocato dall’ogiva presente a terra. Anche alcuni testimoni hanno raccontato di aver sentito alcuni spari, tre, ma di non pensare che potesse trattarsi di un omicidio. Il presunto assassino ha inoltre raccontato che la pistola utilizzata l’ha gettata nel lago di Fogliano. Mentre l’auto della vittima una mercedes per depistare le indagini l’aveva trasportata da uno sfascio per la demolizione, anche se all’inizio aveva raccontato che non l’averla vista più davanti alla carrozzeria credendo che il cognato se ne fosse andato. Tante contraddizioni sulla quale la polizia dovrà fare luce. La prima a lanciare l’allarme ed a sospettare che qualcosa fosse accaduto di grave è stata la fidanzata di Maurizio di Raimo, non sentendolo al telefono e non riuscendo a trovarlo da nessuna parte, convinzione poi supportata dalle dichiarazione della sorella della vittima quando le ha raccontato la lite avvenuta con il marito e che era tornato a casa con la maglietta strappata. Si attende così l’autopsia che dovrebbe avvenire nella giornata di oggi, dopo che il sostituto procuratore Giuseppe Bontempo affiderà l’incarico. Ieri il medico legale Maria Cristina Settacci ha seguito le operazioni di recupero della salma dalla cavità del pozzo artesiano, ma non ha avuto modo di ispezionare attentamente il cadavere, coperto di fango, in quanto non è stato pulito per non compromettere le indagini anche se erano evidenti due segui sul corpo. Lazio Tv