Vasta operazione antidoping dei carabinieri del Nas. Scoperta una rete dedita al traffico di farmaci dopanti, importati illecitamente dall’Est Europa, composta da decine di soggetti.
Sono 50 le persone indagate a piede libero. Durante le perquisizioni effettuate in 30 città italiane, tra cui anche Latina, sono state sequestrate migliaia di confezioni di farmaci dopanti. Coinvolte diverse strutture tra palestre e centri sportivi amatoriali, in particolare ciclistici.
L’indagine, iniziata nel 2018 dalla Compagnia Carabinieri di Ascoli Piceno unitamente al Nas di Ancona, a seguito di attività informativa sviluppata dai Carabinieri di Villa Pigna Bassa di Folignano, con accertamenti nei confronti di un soggetto di Folignano (Ascoli), sospettato di svolgere un’attività di commercio illecito di sostanze dopanti, si è presto allargata a tutta Italia consentendo di individuare decine di persone, atleti di varie discipline sportive e frequentatori di palestre, avvezzi all’acquisto e alla commercializzazione di farmaci ad effetto dopante importati da paesi dell’est Europa come la Bulgaria e la Polonia.
L’impegno, sviluppato dagli investigatori dell’Arma anche con attività tecniche, ha consentito di ricostruire i ruoli e le funzioni degli indagati, residenti in 30 distinte province ed impegnati, con una struttura reticolare, a proporre tramite vari social in tutto il territorio nazionale, sia a consumatori che a rivenditori al dettaglio, ingenti quantitativi di farmaci ad effetto dopante. I soggetti importavano illecitamente i dopanti dalla Bulgaria e dalla Polonia, per poi rivenderli in tutta Italia attraverso la fitta rete dei coindagati. Un giro d’affari stimato in oltre 500 mila euro annui.
Venivano utilizzate ricette mediche falsificate, da parte di alcuni indagati, al fine di accaparrarsi ulteriori prodotti, provenienti dal circuito regolare nazionale. Sono state sequestrate migliaia di confezioni di farmaci ad effetto dopante, tra cui nandrolone, testosterone, ormone della crescita e steroidi anabolizzanti, nel corso di 55 mirate perquisizioni disposte dalla Procura di Ascoli Piceno in 30 province (Ascoli Piceno, Bari, Barletta-Andria-Trani , Brescia, Cagliari, Cremona, Ferrara, Foggia, Latina, Lodi, Lucca, Massa Carrara, Messina, Milano, Padova, Parma, Perugia, Pesaro-Urbino, Reggio Calabria, Roma, Savona, Siracusa, Taranto, Terni, Torino, Trapani, Treviso, Trieste, Varese e Viterbo).