La vicenda del risarcimento alla famiglia di un paziente deceduto in seguito a un incidente all’ospedale Fiorini di Terracina si è conclusa con un accordo tra la Asl di Latina e i familiari. L’episodio risale al 2007, quando il paziente fu trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Terracina. Mentre era in attesa di un posto letto, il paziente cadde dalla barella, riportando gravi conseguenze che peggiorarono il suo stato di salute. Dopo la morte del paziente, avvenuta qualche anno dopo l’incidente, la famiglia decise di intentare una causa legale contro la Asl per ottenere un risarcimento.
Nel corso del procedimento giudiziario, un consulente tecnico d’ufficio ha depositato una relazione che evidenziava una significativa responsabilità dell’ospedale. La compagnia assicurativa della Asl, basandosi su questa relazione, stimava che un eventuale proseguimento della causa avrebbe comportato un elevato rischio economico, sia per l’ammontare del risarcimento, sia per le spese legali.
Alla luce di queste considerazioni, la famiglia si è detta disponibile a raggiungere un accordo stragiudiziale, proponendo una somma di 380 mila euro in cambio della rinuncia alla prosecuzione della causa. La Asl ha accolto questa proposta, ritenendola vantaggiosa per evitare costi ulteriori. La delibera della Asl autorizza così il pagamento del risarcimento alla famiglia, chiudendo definitivamente la questione.
Tuttavia, la vicenda non si conclude del tutto: la consulenza tecnica ha stabilito una corresponsabilità tra i sanitari dell’ospedale e quelli dell’Ares 118, con una ripartizione delle colpe del 75% alla Asl e del 25% all’Ares. Di conseguenza, la Asl intende agire separatamente per recuperare dall’Ares 118 la quota parte di responsabilità, pari a 95 mila euro.