Due persone sono state fermate dalla squadra mobile e del commissariato San Lorenzo in relazione all’omicidio di Desiree Mariottini, la 16enne di Cisterna trovata senza vita nella notte fra giovedì e venerdì scorsi in un cantiere abbandonato di via dei Lucani, a Roma.
Si tratta di due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh di 43. Entrambi sono ritenuti responsabili, in concorso con altre persone in via di identificazione, di violenza sessuale di gruppo, cessione di stupefacenti e omicidio volontario. In Questura mercoledì sono stati sentiti 6 testimoni e 4 sospettatie prima delle 23 non avevano ancora concluso le deposizioni davanti al procuratore aggiunto Maria Monteleone e al pm Stefano Pizza.
E le indagini confermano che Desiree è stata drogata e poi abusata sessualmente quando era in uno stato di incoscienza. Gli inquirenti hanno accertato che i fermati, insieme con altre persone, le hanno somministrato stupefacenti il pomeriggio del 18 ottobre in modo da ridurla in stato di incoscienza e ne hanno abusato sessualmente, causando la morte avvenuta nella notte del 19 ottobre.