La Procura di Latina ha aperto un fascicolo, al momento contro ignoti, per far luce sui dati choc emersi in questi giorni sulla presenza di arsenico nell’acqua e il sensibile aumento di patologie tumorali nei comuni pontini. Titolare dell’inchiesta e’ il sostituto procuratore Marco Giancristofaro che sta valutando anche la tempestività o meno degli interventi imposti dall’Unione Europea che, nel 2003, mise in guardia le regioni dal pericolo arsenico presente nell’acqua in quantità superiore ai 20 microgrammi chiedendo un adeguamento degli impianti. Fino ad oggi si e’ andati avanti a suon di proroghe. L’ultima scadrà il 31 dicembre. Oltre quella data, se la situazione non sarà a norma, la regione rischia una multa da 300 mila euro al giorno.
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