A seguito dell’operazione contro il caporalato che ha portato, questa mattina, all’arresto di sei persone, il Presidente del Comitato dei cittadini di Bella Farnia, frazione di Sabaudia (LT), ha voluto denunciare un altro raccapricciante aspetto dell’ immigrazione.
“Vorrei che si ponesse l’attenzione anche sull’ altra faccia della medaglia del caporalato: gli ambienti in cui alloggiano gli immigrati. Nel Residence ‘Bella Farnia Mare‘, il flusso continuo di immigrazione ha trasformato una parte del Residence in un ghetto, in cui si vive nel degrado più assoluto. Regno di abusi edilizi, spaccio e malaffare. Nell’ ultimo anno è stato aperto anche un CAS, centro di accoglienza per africani richiedenti asilo. Questo Residence è nel completo abbandono da parte di tutte le Istituzioni. I numerosi appelli sono stati vani finora.”
E continua: “Ci sono, inoltre, 1000 immigrati residenti rispetto ai 100 italiani. Una sproporzione che sta portando il Residence alla deriva e alla svalutazione immobiliare; un grave danno che pesa sui proprietari, che qui hanno investito nella seconda casa – vacanza.”
Delicata, dunque, la situazione nella località di Bella Farnia, che sembra essersi trasformata in un enorme centro di accoglienza per rifugiati, portando alla deriva un luogo di vacanza piuttosto ambito in passato. Il flusso migratorio ha infatti trasformato non solo il Residence, ma tutta la zona in un covo di delinquenza e criminalità.