Si erano stabilmente trasferiti all’estero, ormai da diversi anni, ma continuavano a percepire l’assegno sociale dell’Inps, dichiarando di essere delle persone in difficolta’. Una vera e propria truffa ai danni dell’Istituto che andava avanti addirittura dal 1996, ossia da ben 16 anni. Si tratta di cinque persone che sarebbero dovute risiedere sull’isola di Ponza ma che in realta’ da decenni vivevano fuori Italia, percependo ancora l’assegno familiare. Nell’ambito di un articolato servizio in materia di spesa pubblica nazionale, i finanzieri della Brigata di Ponza hanno individuato le cinque persone. I militari delle Fiamme Gialle hanno passato al setaccio le liste dei cittadini ponzesi iscritti all’A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero), analizzando circa 800 posizioni, incrociandole con gli elenchi forniti dall’Inps. L’indagine ha consentito di accertare che, dal 1996 ad oggi, i soggetti denunciati hanno indebitamente riscosso una somma complessiva di circa 300mila euro. I cinque responsabili, oltre ad essere stati deferiti alla Procura della Repubblica di Latina per i reati di truffa, indebita percezione di erogazioni da parte dello stato e falsita’ ideologica, sono stati segnalati all’Inps che ha immediatamente provveduto alla sospensione dell’erogazione del contributo e ad intraprendere le opportune iniziative per il recupero delle somme gia’ corrisposte. Dall’inizio dell’anno sono ben 86 i “falsi poveri” individuati dai Reparti della Guardia di Finanza della Provincia di Latina.
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