Riapre al pubblico lo splendido tratto di mare di Torre Astura, nel comune di Nettuno. L’apertura sarà tutti i giorni dal primo luglio al 31 agosto.
Nel mese di settembre invece l’apertura sarà limitata ai soli giorni di sabato e domenica dalle 7 fino alle 19.
LA STORIA DI TORRE ASTURA
Al tempo dei romani alla foce dell’Astura esisteva un approdo collegato alla via severiana ed in questa zona erano sorte molte ville tra cui sicuramente una di Cicerone (ma quante ne aveva?); di questa circostanza abbiamo sicura notizia nelle cronache della suafuga da Roma per sfuggire ad Antonio.
Sui resti di una villa romana in parte realizzata su un’isoletta artificiale (e munita di una grande peschiera ancora visibile) la famiglia Frangipane aveva costruito, intorno al 1200 una torre con un recinto di difesa contro i Saraceni che scorrazzavano nella zona. Questa fortezza venne collegata alla riva da un ponte in mattoni.
Fu qui che nel 1268 si consumò il tradimento dei Frangipane verso Corradino di Svevia che aveva loro chiesto rifugio dopo la battaglia di Tagliacozzo. Corradino fu vendicato: narra il Gregorovius che ‘nel 1286 i Siciliani, dopo i Vespri Siciliani, al comando del capitano della flotta Bernardo da Sarriano, giunsero davanti a Torre Astura, la semidistrussero e pugnalarono il figlio di Frangipani’.
Dopo di allora la Torre passò in proprietà dei Caetani e degli Orsini fino ad arrivare, nel 1496 nelle mani della famiglia Colonna che ristrutturò e potenziò la piccola fortezza portandola alle dimensioni e alle forme attuali, con la torre pentagonale. Nel 1594 il castello di Torre Astura fu venduto alla Camera Apostolica che la integrò nel sistema delle torri costiere laziali, rinforzandola con murature atte alla difesa dalla nuova arma: l’artiglieria. Nel settecento furono apportati adattamenti interni per adibirla ad abitazione.
Dopo essere passata, nel 1831, in proprietà ai Borghese, fu ceduta allo Stato e, nella seconda metà del secolo scorso fu acquistata dal Comune di nettuno.
Varie tracce di questo luogo restano negli scritti di viaggiatori e poeti. Gregorovius ne scrive per ben dodici pagine nelle sue ‘Passeggiate per l’Italia’ decantando il luogo (selvaggio, a quei tempi) e dedicando molto spazio alla vicenda di Corradino per cui esorta i tedeschi a venerare questo sito come uno dei luoghi dell’epopea sveva.
TORRE ASTURA OGGI
Tra la strada provinciale ed il castello si trova la pineta di proprietà demaniale che occorre attraversare seguendo il corso del fiume Astura fino alla sua foce. Qui compare improvvisamente la pittoresca mole del castello, così come descritta da Gabriele D’Annunzio e la sua forma è sostanzialmente quella datale dai Colonna alla fine del ‘400.
La struttura centrale del castello è un’ alta torre a pianta pentagonale con uno spigolo rivolto verso il mare. Questa torre, seppure molto rimaneggiata,èl’antica Torre Astura che ha dato nome all’attuale castello di cui essa è comunque la parte preponderante e del quale costituisce il maschio. La torre occupa comunque solo un quinto della superficie costruita dell’intera fortezza (una vera e propria piccola isola fortificata), di cui si scorgono alcune parti ancora munite di merlatura.
Il castello è stato varie volte utilizzato nella sceneggiatura di vari film, anche famosi (Brancaleone alle Crociate, Le Avventure di Pinocchio).
Tra il forte e la spiaggia corre un ponticello a piccole arcate che scavalca una zona archeologica sommersa , ricca di resti romani (sono le tracce di un’antica villa ed in particolare della sua grande peschiera): questo, fino a qualche decennio fa, era luogo prediletto dai ‘privati’ ricercatori di reperti antichi.
La spiaggia antistante il Castello è stata concessa dallo Stato al Comune di Nettuno che ne permette la fruizione da parte dei bagnanti, ma per converso, il passaggio obbligato attraverso la proprietà demaniale rimane permesso solo in alcuni periodi dell’anno.
Tra gli altri luoghi di interesse non lontani da Torre Astura, si segnalano – sulla costa tirrenica – nello stesso Comune di Nettuno, il Castello di Torre astura, il Borgo Medioevale e il Forte Sangallo ; ad Anzio troviamo i resti della Villa di Nerone. In direzione dei Castelli Romani si trova la strada romana alla Pineta della Campana, lo storico Ponte Loreto ed i Resti Urbani di Lanuvio Romana. Sulla litoranea verso Roma si trova la Riserva Naturale di Tor Caldara.