Nella giornata di ieri, nell’ambito di preordinati servizi di controllo del territorio, gli agenti del Commissariato di Terracina hanno tratto in arresto nella flagranza del reato di “lesioni personali e maltrattamenti in famiglia” D.A., 49enne imprenditrice di Terracina.
La donna, in fase di separazione dal marito, negli ultimi mesi si è resa responsabile di svariate aggressioni soprattutto a carico di una figlia 29enne” spiega la polizia. “Per tali fatti, lo scorso agosto, il Tribunale di Latina aveva disposto nei confronti della donna l’allontanamento dalla casa familiare ed il divieto di avvicinamento ai congiunti.
Ciononostante, la donna, essendo autorizzata a recarsi presso la sede della propria azienda, ubicata in prossimità di quella che era l’abitazione di famiglia ove tutt’ora vivono l’ex coniuge ed una figlia, nel corso della serata approfittando del buio, s’introduceva all’interno del cortile, area inibitagli dalla Misura cautelare disposta nei suoi confronti, sorprendendo la figlia ed aggredendola. La donna dopo avere percosso e scaraventato a terra la figlia le sottraeva il telefono cellulare per impedirle di chiedere aiuto.
Fortunatamente in quei frangenti rincasava il padre della vittima che, cogliendo la sua ex moglie sul fatto, allertava immediatamente il 113. La donna, vistasi scoperta lasciava la vittima per darsi alla fuga, non prima di averla colpita con il telefono cellulare sottrattole, che le scaraventava addosso provocandole ulteriori lesioni personali”.
La Volante del Commissariato, che in breve tempo raggiungeva il luogo della segnalazione, cinturava l’area circostante nella certezza che la donna non poteva essersi allontanata. Le ricerche davano esito positivo quando nell’oscurità veniva scorta la sagoma della donna che si era nascosta e stava aspettando il momento propizio per allontanarsi. Immediatamente veniva bloccata mentre la figlia, che si trovava in evidente stato di malessere psico-fisico, veniva trasportata presso l’ospedale Fiorini, dove le venivano medicate le ferite con una prognosi di 10 giorni, salvo complicazioni.
Grazie al tempestivo intervento del personale della Squadra Volante e della Squadra Anticrimine veniva recuperato il telefono utilizzato come oggetto contundente, visibilmente danneggiato. Inoltre venivano acquisiti tutti gli elementi del caso tra cui alcune testimonianze attraverso le quali è stato possibile stabilire che la donna si era introdotta furtivamente attraverso un cancelletto che delimita la proprietà, con ciò denotando anche la premeditazione alla sua condotta antigiuridica”.
La donna, dopo le formalità di rito, è stata tratta in arresto nella flagranza del reato.