C’era chi si allontanava dal lavoro per pescare o chi, negli uffici della Multiservizi di Aprilia, non si vedeva proprio. Sono questi tra i comportamenti riscontrati dai liquidatori dell’azienda municipalizzata apriliana, in un’operazione che dovrà  liberarla dai debiti e dalle irregolarità  e che ha portato oggi al licenziamento di tre dipendenti.
In particolare, due di essi avrebbero chiesto permessi di malattia per ben oltre il limite consentito dalla normativa di riferimento – si parla di più di 500 giorni di malattia nell’arco di 3 anni, con il caso limite di un dipendente che di giornate lavorative ne avrebbe effettuate solo 50. Un altro, approfittando delle ore di permesso garantite dalla legge 104, si sarebbe dedicato ad attività ricreative, come la pesca sportiva, negli orari di lavoro.
I provvedimenti dell’azienda seguono quelli già attuati alcuni mesi fa, che avevano portato a sospensioni senza retribuzione per piccole violazioni e all’allontanamento e alla denuncia di un dipendente per presunta falsificazione di documenti ufficiali e per comportamento non idoneo sul posto di lavoro.
“I liquidatori stanno facendo un lavoro di risanamento importante – spiega il sindaco, Antonio Terra – e rispetto a dieci anni fa la società si trova in acque decisamente migliori grazie anche ai dipendenti che lavorano e offrono servizi alla città . Ci sono casi che vanno ovviamente verificati e i liquidatori, anche in tal senso, stanno portando avanti una attività straordinaria che sosteniamo e apprezziamo”.