Un momento di alta tensione ha scosso Aprilia nella tarda mattinata, quando un presunto ordigno è stato trovato lungo via Aldo Moro, all’incrocio con via Sabotino, proprio nel cuore del centro urbano. L’oggetto, un involucro sospetto, è stato rinvenuto accanto a un’auto parcheggiata sul marciapiede, suscitando immediatamente preoccupazione tra i passanti e i residenti della zona.
L’allarme è stato dato da un cittadino che, notando l’involucro nero, ha prontamente avvisato le autorità. In pochi minuti, sul posto sono intervenuti i carabinieri del Reparto Territoriale di via Tiberio, che hanno provveduto a chiudere la strada per garantire la sicurezza pubblica e permettere l’arrivo degli specialisti.
Ad affiancare le forze dell’ordine, sono giunti anche i vigili del fuoco, la polizia locale e una squadra di artificieri, nonché i soccorsi del 118. L’intervento ha visto l’adozione di misure di sicurezza straordinarie, in un contesto che si fa sempre più difficile per la città, da tempo teatro di episodi criminali e atti intimidatori.
Nel corso del pomeriggio, precisamente intorno alle 15.15, gli artificieri sono riusciti a spostare l’ordigno, per poi procedere con gli accertamenti del caso. Dopo aver esaminato il contenuto, hanno deciso di trasferirlo in una cava in via Riserva Nuova, dove è stato fatto brillare in sicurezza. Al momento, resta ignoto sia il contenuto dell’involucro che la provenienza dell’atto, alimentando il mistero che avvolge questo gesto.
Quello che rende ancora più grave la situazione è il contesto di crescente violenza che sta attraversando Aprilia. Soltanto pochi giorni fa, il 5 marzo, sono stati esplosi cinque colpi di pistola contro un’auto con a bordo due carabinieri, uno dei quali è rimasto ferito a una gamba. Un episodio che, sebbene fortunatamente non abbia avuto esiti più tragici, ha contribuito ad accrescere la paura tra la cittadinanza.
In un altro inquietante episodio risalente al 1° marzo, 13 colpi di pistola sono stati sparati contro il portone di un’abitazione in via Belgio, frantumando i vetri e lasciando dietro di sé un chiaro messaggio intimidatorio. Nonostante le indagini in corso, resta ancora poco chiaro quale fosse l’effettivo obiettivo di questi attacchi, alimentando il clima di allarme.