Stava giocando a basket con i suoi amici, quando all’improvviso, sotto gli occhi increduli ed atterriti dei suo compagni, si è accasciato al suolo ed è morto, ucciso da un malore a soli 17 anni. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi e sul posto sono arrivati gli agenti di polizia e i sanitari del 118. Purtroppo, però, per il ragazzo non c’era più nulla da fare. La vittima è Moses Kamarà di Cisterna.
I sanitari hanno solo potuto constatarne l’avvenuto decesso. Su disposizione del magistrato di turno la salma del giovane è stata quindi “consegnata” al medico necroscopo per l’autopsia necessaria a chiarire le cause della morte.
La tragedia si è consumata nel tardo pomeriggio di sabato scorso a Roma, nella zona di San Lorenzo. Il 17enne, studente del liceo Ramadù, stava trascorrendo un pomeriggio sport insieme agli amici di sempre quando improvvisamente si è sentito male, ha perso conoscenza, è caduto a terra ed è morto senza che nessuno dei presenti potesse fare nulla.
Un malore fulminante, sulla cui natura dovrà ora fare luce l’esame autoptico disposto dal magistrato di turno.
Sul sito della scuola pontina è comparso in queste ore il ricordo della dirigente scolastica Anna Totaro:
“Cari ragazzi e docenti, oggi è una giornata molto triste. La prematura e improvvisa scomparsa di Moses addolora l’intera comunità scolastica. E’ difficile accettare ed elaborare la perdita di un compagno, di un amico, di uno studente. In questo momento non è facile trovare le parole per darvi conforto, mi permetto di chiedervi di stare vicino al fratello Joseph, studente della VBL, e alla famiglia. Per i genitori che perdono un figlio la vicinanza dei compagni di scuola è di grande aiuto e conforto. Non ci sono parole di immediata consolazione. Spero possano essere di aiuto per voi le parole di Sant’Agostino: ‘Non rattristiamoci di averlo perso ma ringraziamo di averlo avuto‘. DI Moses, ragazzo buono e semplice, ciascuno serberà il ricordo più caro nel proprio cuore”.