Stranieri a Sezze, quanta demagogia: titolavamo così, sul nostro sito internet lavocelibera.it, lo scorso 3 maggio,un intervento ripreso anche dalla stampa locale, sulla questione immigrati. Ed in particolare, tra le diverse problematiche ad essa legate, sollevavamo quella dell’abnorme flusso di “rifugiati politici”, cui appaiono interessate diverse strutture locali che fanno riferimento ad associazioni di vario tipo, chiaramente non a titolo gratuito
Un fenomeno anomalo, solo apparentemente non controllato, soltanto ora al centro di uno “scandalo” tutto da chiarire. Quale è il ruolo finora ricoperto dai servizi sociali nella questione? Quale quello dei relativi funzionari? Quale è stato il ruolo dello specifico assessorato? Perché l’assessore competente, nonché vice sindaco, Umberto Marchionne, si è dimesso proprio in tale frangente? Perché i silenzi insistenti del sindaco Andrea Campoli, PD, su una questione così delicata? Non sarebbe il caso di relazionare pubblicamente, facendo piena luce sull’attività svolta localmente da coloro che ricevono consistenti sussidi per quello che è diventato un vero e proprio “business”, il business del rifugiato e dell’immigrato?
Dal Ministero degli Interni alla Regione Lazio, dalla Provincia di Latina al Comune di Sezze, non sarebbe il caso che venissero forniti tutti gli strumenti utili al cittadino al fine di avere una chiara visione del flusso di denaro di cui usufruiscono i soggetti interessati e di come esso viene gestito? A tal proposito non possiamo dimenticare la visita a Sezze del ministro Mara Carfagna, presso una di queste cooperative che dovrebbe occuparsi dei “rifugiati”, avvenuta non più di qualche mese fà: Sezze, come al solito, comune “capofila” di un qualche cosa, paese chiaramente aperto all’ “accoglienza”, esempio per tutti gli altri di “civiltà” e “altruismo”.
Le dimissioni fornite dall’ormai ex assessore ai servizi sociali Marchionne (UDC al governo con il centrosinistra), proprio in concomitanza con la vicenda dei 50 stranieri ospitati presso una struttura che il Comune di Sezze e quello di Bassiano si stanno rimpallando, deve essere chiarita, come va chiarito il ruolo dell’assessore nell’arco di tutta la sua gestione. Movimento Libero Iniziativa Sociale si è attivato presso la Regione Lazio al fine di verificare quanto riportato dalla stampa locale su dimissioni legate ad un impegno cui sarebbe stato chiamato presso l’ente dall’assessore ai servizi sociali Aldo Forte, UDC. A tutt’oggi non ci risulta che Marchionne sia andato a ricoprire incarichi in Regione; diversamente fornisca chiarimenti l’assessore Forte, anche nel merito di eventuali “progetti” presentati dal Comune di Sezze, approvati e finanziati. Ne fornisca il senatore Michele Forte, padre di Aldo, presidente UDC del Consiglio provinciale di Latina, dove governa con il centrodestra.
In attesa che qualcuno chiarisca, restiamo basiti di fronte all’atteggiamento pilatesco del primo cittadino di Sezze, che non si è sentito finora in dovere di intervenire sulle tempestive dimissioni del suo vice sindaco.
Sezze 18 Luglio 2011
Movimento Libero Iniziativa Sociale – lavocelibera.it