Lo scandalo rifiuti che ha investito anche la provincia di Latina.
Si è riunito il consiglio d’amministrazione della Latina Ambiente per le decisioni relative alla sostituzione dell’amministratore delegato Bruno Landi, finito ai domiciliari insieme ad altre 6 persone nell’ambito dell’inchiesta dei Carabinieri del Noe di Roma. Non essendo arrivate le dimissioni di Landi, il socio pubblico ovvero il Comune di Latina e quello privato hanno deciso di attribuire tutti i poteri di Landi al Presidente della società Giungarelli. Al momento dunque il controllo della partecipata è tutto nelle mani del socio pubblico. Intanto fissato per mercoledì l’interrogatorio di garanzia per Landi.