Prosegue il percorso di approfondimento per giungere anche in provincia di Latina a istituzionalizzare il Patto di Stabilità regionalizzato.
Un cammino fortemente voluto dal presidente Armando Cusani e gestito in questa prima fase dall’assessore al bilancio Eleonora Zangrillo, la quale questa mattina ha presieduto l’ennesima riunione con funzionari della Regione Lazio e dei Comuni interessati, oltre di quasi tutti i sindaci interessati della provincia pontina.
Nel corso dell’incontro sono state rese note le fasi che si sono susseguite sin dal mese di giugno e che termineranno nel mese di marzo 2011, e i requisiti richiesti per l’accesso alla quota regionale da parte dei Comuni per entrare a pieno titolo nel Patto di Stabilità regionalizzato.
“La regionalizzazione del Patto di Stabilità – afferma il presidente Armando Cusani – permetterà l’adozione di vincoli specifici anche per gli Enti più piccoli, la cui esclusione non è stata priva di conseguenze sugli andamenti delle spese da loro gestite.
Numerosi i vantaggi: si potrà tenere sotto controllo l’evoluzione della spesa di cassa e di competenza, si potranno autorizzare eventuali sforamenti di qualche Comune”.
“La Regione Lazio – afferma l’assessore Zangrillo – peggiora di fatto l’obiettivo del proprio patto di stabilità a vantaggio delle province. Le province, grazie alla cessione da parte della Regione, compiono maggiori pagamenti per investimenti; inoltre la cessione della quota regionale creerà un surplus che consentirà a ciascuna provincia di peggiorare il proprio obiettivo programmatico a vantaggio dei comuni del territorio.
I comuni beneficiano del surplus della provincia, attraverso la stanza di compensazione gestita dalla Regione, migliorando il proprio obiettivo programmatico.
Non sfugge a nessuno di noi l’importanza di questo strumento per liberare gli investimenti e per far ripartire l’economia del nostro territorio – conclude l’assessore Zangrillo – soprattutto in questa fase economica di grave crisi, permettendo tra l’altro di sbloccare i pagamenti degli interventi già effettuati.”
Diciannove sono i comuni pontini interessati a questo patto di stabilità regionalizzato: Aprilia, Cisterna, Cori, Fondi, Formia, Gaeta, Itri, Latina, Minturno, Monte S. Biagio, Pontina, Priverno, Sabaudia, S. Felice Circeo, SS. Cosma e Damiano, Sermoneta, Sezze, Sonnino, Terracina.
“Qualora fosse stato adottato il patto di stabilità regionalizzato nel 2009 – evidenzia il presidente Cusani – il territorio regionale avrebbe beneficiato di una maggiore possibilità di spesa pari a 231 milioni di euro.
Tale margine è stato invece utilizzato dallo Stato per il raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica complessivi.”
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