Pronto soccorso in tilt, pazienti in attesa per ore e abbandonati su barelle, chiusura di interi reparti o al collasso, ostetricia a rischio paralisi, riduzione di posti letto: questo e’ lo scenario apocalittico dell’Ospedale Santa Maria Goretti di Latina.
“La situazione del nosocomio di Latina e’ insostenibile e quasi da terzo mondo”, sostiene CasaPound: “Nella notte abbiamo affisso striscioni per la città con la scritta – “Gli ospedali sono risorse, non costi! Basta tagli, basta sprechi”, per mettere in luce la precarietà in cui versa la struttura sanitaria più importante della provincia”.
“E’ vergognoso assistere che il diritto alla salute dei cittadini venga messo a rischio da una gestione politica incapace e inconcludente. Questa situazione e’ frutto di una logica di tagli orizzontali ed indiscriminati, che concepisce la sanità e la garanzia della salute dei cittadini come costo e non come risorsa. Siamo certi che gli eccessivi costi siano imputabili agli sprechi e alla cattiva gestione politica delle strutture sanitarie, dove il clientelismo e gli interessi privati la fanno da padroni. E chi ci rimette, come al solito, sono i cittadini costretti in molti casi a dover ricorrere alla sanità privata con costi elevatissimi, e gli stessi lavoratori del settore sottoposti a stress e situazioni ambientali a rischio tensione.”
Conclude CasaPound, “e’ ora di rimettere mano al piano sanitario nazionale senza tagli indiscriminati, di eliminare gli sprechi e di garantire un diritto, quello alla salute, che come quello al lavoro e alla casa sembrano dimenticati dai politici di professione, ormai occupati a pensare ad altro e sempre più distanti dalla realtà”.