“Abbiamo sentito diverse volte parlare di “Bike-Sharing”.Si tratta di un servizio già attivato anche a Latina che prevede l’installazione di un circuito di biciclette pubbliche, noleggiabili con una chiavetta.
Per intenderci, sono quelle bici gialle o azzurre che si vedono posizionate in alcuni punti della città e che personalmente non ho mai visto in movimento. Il B.S. è presente con grande successo in parecchie città italiane e d’Europa….ma a Latina è stato un flop.
Qualche giorno fa, la Commissione Ambiente del Comune di Latina su indicazione del Consigliere Maurizio Patarini, ha deciso che queste infrastrutture andavano rimosse ed il servizio cancellato in quanto le biciclette in argomento sono arrugginite, alcune prive di pedali, sella o manubri e sono pertanto diventate “una forma di degrado urbano che reca un danno all’immagine dell’amministrazione della città”(…) E ci crediamo. Ma a parte gli atti vandalici, come si fa a pretendere che si trovino in buono stato o che siano esteticamente accattivanti dopo che da almeno un paio di anni sono state lasciate in balia delle intemperie, all’umidità, alla salsedine, senza uno straccio di riparo? Cosa ha impedito alla cooperativa che doveva provvedere da contratto alla loro manutenzione di farlo in modo sistematico? Chi doveva controllare che questo servizio di manutenzione venisse eseguito a regola d’arte? Se e quando questo Comune si doterà di un nuovo servizio di bike-sharing, chi ci garantisce che in breve tempo non farà la stessa fine del precedente? Domande legittime visti i trascorsi, non pensate?
Ora le biciclette sono brutte, vecchie e inutilizzabili, ma ecco la proposta che dovrebbe ridare splendore al servizio e farci tutti contenti: “Via le bici vecchie, inseriremo un nuovo servizio!” Quindi, oltre a quelli già sprecati , spenderemo altri soldi (nostri) per un analogo circuito che sarà più bello, innovativo, moderno. E io pago, direbbe Totò.
E’ incredibile che nessuno si chieda perché solo pochi cittadini ne abbiano usufruito, in una città come la nostra che anche per la sua conformazione potrebbe diventare una perla per mobilità sostenibile! Ma il vero problema non è la mancanza dei velocipedi. Quante mamme porterebbero i figli a spasso o a scuola in bici ma debbono rinunciare per le pessime condizioni delle strade? Quanti anziani hanno paura di tornare a pedalare per la mancanza di piste accettabili? Servono percorsi, zone ciclabili e piste usufruibili serenamente anche dai bambini. Tolti noi intrepidi cicloamatori, che rischiamo quotidianamente l’osso del collo in mezzo al traffico quotidiano, non si può pretendere che i cittadini cambino le loro abitudini se non incentivati da servizi idonei.
Un progetto di mobilità sostenibile serio ha bisogno risposte serie. Smettiamola di spendere energie e fondi per cose inutili. Preoccupiamoci di rendere Latina veramente a misura di ciclista, non solo a parole. Cominciamo a fare le cose come si deve, partendo dalle basi, allora qualcosa cambierà. E forse anche l’immagine dell’amministrazione comunale risulterà meno “arrugginita”.”
Cristiana Del Franco
Latina in Bicicletta