Tia e Primarie, due argomenti affrontati in un comunicato dagli ex consiglieri comunali del Pd, su cui interviene anche il segretario comunale del Pd di Latina Giorgio De Marchis.
«Prendo atto con soddisfazione – esordisce il segretario De Marchis – che tutti asseriscono di volere le Primarie, quello che dispiace è che gli ex consiglieri comunali si rivolgano a me, avrebbero fatto bene a rivolgersi alla base che con forza in questi giorni sta chiedendo le Primarie. Infatti il dibattito è partito dal basso ed è stato promosso da militanti ed elettori. Tuttavia occorre sottolineare che le Primarie non devono essere vissute come un momento di trattativa politica, come una mossa tattica, ma come l’apertura di un processo innovativo e aggregante. I candidati alle Primarie dovranno mettere in campo progetti ed idee per la “nuova Latina”. Davanti abbiamo un centrodestra dilaniato che ha fallito, non commettiamo l’errore di dividerci anche noi, dobbiamo affermare e dimostrare che c’è una Latina migliore di quella che abbiamo visto sinora all’opera al governo della città. Perciò è inutile e dannoso sovrapporre il piano interno al Pd con la proiezione esterna. Partiamo dal centrosinistra, uniamolo in un progetto, definiamo il percorso delle Primarie, intorno al quale aggregare le iniziative civiche, solo così potremo essere competitivi: tutto questo deve avvenire alla luce del sole, ce lo chiede il nostro popolo, ce lo chiedono i latinensi. C’è bisogno di nuova politica a Latina, non di vecchie liturgie. Sono convinto che anche dopo le Primarie sarà possibile allargare ancor più l’alleanza, aggregando le persone in un progetto per la “nuova Latina”».
Toni diversi per quanto riguarda, invece, la questione Tia.
«Fa molto male – prosegue De Marchis – leggere che gli ex consiglieri contestino le posizioni assunte in merito alla campagna per il rimborso dell’Iva sulla Tia, purtroppo questo appare un attacco strumentale su un tema che sta riscuotendo un successo straordinario e che testimonia il radicamento di un partito popolare come il Pd: quella è l’idea di partito che noi abbiamo, che contrasta con il partito-apparato lontano dalla gente. In un momento come questo penso che sia fondamentale per le persone, per le famiglie, ottenere la restituzione di 250-300 euro indebitamente versati. Un Partito come il Pd dovrebbe fare di questa lotta un fiore all’occhiello unificante, e non criticarla come strumento di lotte interne, altrimenti si rischia di offrire un assist a Latina Ambiente anziché confermare la volontà che essa venga sciolta. La campagna sulla Tia proseguirà e sarà intensificata, al suo interno si può trovare il primo segnale del progetto per la “nuova Latina”. Tutto questo diventerà argomento di discussione nel partito, come è stato sempre fatto, tranne nel mese di luglio a causa della profonda crisi che ha investito gli organi dirigenti del Pd provinciale e regionale, come tutti ben sanno».
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