Non è difficile accorgersi dello stato comatoso in cui versa la città di Latina, con i suoi borghi e con la sua “Marina di Latina”.
Una città che comincia ad avere seri problemi, per chi vuol vedere, in relazione all’arredo urbano esistente in preda ai vandali, per le condizioni igienico sanitarie che versa il suo Lungomare, della sicurezza che viene minata dal sistematico attacco alla segnaletica stradale e cartellonistica in genere, le strade del capoluogo sporche, erba alta, le nuove rotatorie abbandonate a se stesse danno un immagine di una città sempre più abbandonata; il lungomare preso d’assalto con auto parcheggiate sui marciapiedi, sulle dune, sulle strisce pedonali a Borgo Sabotino centro, che viene caratterizzato da costruzioni fatiscenti usati come bagni pubblici, aree abbandonate che diventano ricettacolo di animali e sporcizia con erbacce che danno l’idea del completo abbandono; drammatica situazione la troviamo nei parchi pubblici dove la manutenzione approssimativa e la non curanza dei controlli li hanno trasformati in luoghi brutti ed equivoci in cui si prova insicurezza nell’ avventurarcisi.
Questa situazione non può che essere esclusivamente imputata alla classe politica che hanno sfiduciato il sindaco senza pensare a come la città venisse abbandonata.
È forse arrivata l’ora che tutti facciano dell’autocritica per il bene di Latina e non si continui come una folcloristica armata Brancaleone con insignificanti mete da raggiungere, mentre la nostra terra ripiomba nella palude più malsana formata da arroganza, ignoranza, egoismo, pressappochismo e… voglia di vivere altrove!
Giovanni Delle Cave (Operatore del Commercio di Latina)