Il Partito Democratico interviene sulle continue sollecitazioni al commissario Guido Nardone da parte del centrodestra.
«Ritengo che vada stigmatizzato – esordisce il segretario latinense del Pd Giorgio De Marchis – l’atteggiamento dell’ex maggioranza comunale che continua a lanciare appelli al dottor Nardone per risolvere problematiche aperte da decenni. Quelle stesse problematiche che non sono state affrontate e definite prima per l’incapacità del centrodestra e, come confermato in questi giorni per loro stessa ammissione, per l’estrema litigiosità che caratterizzava la maggioranza a Latina».
Diversi i settori in cui l’amministrazione ha latitato.
«Piani urbanistici fermi da anni – prosegue il segretario del Pd – come ad esempio quello relativo all’Edilizia Residenziale Pubblica, votato all’unanimità in Consiglio Comunale nel 2005 ma che non è riuscito a vedere la luce in 5 anni. Passiamo poi al Piano del Commercio, sempre annunciato e sempre rinviato, relativamente al quale non esiste nemmeno uno studio propedeutico. Per non parlare dello Sportello Unico per le Attività Produttive, mai entrato in funzione e per il quale esiste un debito di 80 mila euro nei confronti di Step per la consulenza fornita».
Rimasti al palo anche gli interventi più urgenti.
«Ricordiamo il Piano ex-Svar rispetto al quale le solite promesse si sono rivelate vere e proprie prese in giro verso centinaia di giovani coppie del capoluogo, che speravano di poter ottenere un’abitazione a costi ragionevoli dalla riqualificazione dell’area. Infine – conclude De Marchis – pensiamo alla marina di Latina. La stagione è già iniziata nel peggiore dei modi. Le strutture sono aperte parzialmente, malgrado i solleciti effettuati dal Pd in questi mesi, non si è riusciti ad adottare il Piano Campeggi, il cui incarico è stato affidato nel 2007, con gli elaborati consegnati a settembre 2009. Va rifiutata la logica dell’appello al commissario Nardone. Il fallimento è totale, ed è solo del centrodestra».