«Nonostante la crisi economica e la desertificazione industriale provocata dalla globalizzazione, credo che la Provincia di Latina abbia tutte le carte in regola per attuare una ripresa industriale che si sviluppi dal territorio».
Lo ha dichiarato, in una nota, l’assessore regionale Aldo Forte, a margine dell’assemblea annuale di Confindustria Latina. «Il possibile progetto di rilancio dell’economia pontina passa per tre punti imprescindibili: coinvolgimento attivo degli imprenditori locali, rafforzamento dei nostri distretti di punta e ammodernamento delle infrastrutture. Per quanto riguarda il primo punto – ha spiegato l’assessore Forte – come ho avuto più volte modo di sottolineare, sia la Regione che le istituzioni locali avranno il compito di agevolare quegli imprenditori seri e qualificati che intendano investire anche in questo momento di crisi. È indubbio poi che i futuri investimenti economici e di energie debbano seguire un percorso ben definito che tenga conto di quella che è la vocazione industriale del nostro territorio. Il settore turistico, quello agroalimentare e quello della cantieristica navale devono tornare a essere le punte di diamante della nostra economia e, perché no, di quella nazionale. Per far questo però non si può eludere la questione infrastrutturale, che riguarda non soltanto la costruzione di nuovi collegamenti viari, come il corridoio tirrenico, ma anche gli investimenti nella rete ferroviaria e soprattutto nei nostri porti. Solo questa opera generale di ammodernamento garantirà alle imprese della provincia di Latina le necessarie basi per il loro rilancio nell’economia nazionale e per la loro competitività nei confronti delle aziende degli altri territori. Infine, credo che questa sia l’occasione più giusta per sottolineare l’importanza del ruolo di Confindustria Latina. L’idea di una Confindustria unica del Lazio con sede a Roma in cui sciogliere le associazioni provinciali è debole, perché mal si coniuga con il progetto del rilancio delle aziende locali di cui ho parlato finora. D’altronde la stessa politica portata avanti dalla Regione è quella di rafforzare il ruolo dei singoli territori e di incentivare il loro contributo alla formazione della ricchezza del Lazio. Se si eliminano gli interlocutori locali – ha concluso l’assessore Forte – viene meno la possibilità di attuare una politica efficace in grado di individuare le risposte più adeguate per risolvere le criticità peculiari di ogni provincia».