Riceviamo dal consigliere regionale Claudio Moscardelli:
Il dato delle elezioni regionali evidenzia diversi elementi: 1) l’astensionismo ha raggiunto livelli eccezionali. Non vale il riferimento ad altri Paesi perché in Italia l’affluenza è stata sempre alta. La crisi economica e la difficoltà delle imprese e delle famiglie ha allontanato i cittadini dalle urne rispetto ad una politica di scontro, ai più incomprensibile. 2) La vittoria della Polverini è maturata con la presenza in prima persona di Berlusconi che ha pure sopperito alla mancata presentazione della lista della PDL su Roma. Emma Bonino è apparsa un candidato estraneo alle province in cui non è quasi mai venuta e su Roma, nonostante l’assenza della PDL, non ha saputo compattare tutti i nostri elettori. 3) In provincia di Latina il dato non si discosta dal 2005: era da attendersi un avanzamento anche in forza del grande impegno della Regione in tema di finanziamenti, tuttavia la candidatura di Emma Bonino non ha riscosso il consenso di tutti i nostri elettori e ha frenato nuove fasce di elettori che potevano vedere nel PD un’alternativa al centrodestra. Marrazzo aveva vinto con 80.000 voti di vantaggio rispetto a Storace, Presidente uscente. Bonino perde con 80.000 voti di svantaggio con Renata Polverini, candidato leggero e senza PDL su Roma.
Il risultato personale è stato di grande rilevanza ed è frutto di un lavoro di squadra che ha dato grande soddisfazione in termini elettorali. L’impegno di questi 5 anni in Regione è stato apprezzato dagli elettori. Si è dimostrato che è possibile avvicinare al Pd nuovo consenso, alla condizione che si persegua un profilo di partito aderente al progetto del PD, ossia una forza popolare, riformista e di centrosinistra. Non serve conservare elettorato per rendite di posizioni, occorre avere più coraggio e rilanciare il PD come forza alternativa al centrodestra. La candidatur a di Emma Bonino è risultata estranea, elitaria e non ha compattato tutti gli elettori. Occorre riprendere l’iniziativa politica rapidamente puntando su un PD rinnovato, aperto a tutte le forze disponibili e che lavori sul radicamento nel territorio. Serve un cambio di passo e non si possono attendere i congressi locali e provinciali. Subito dopo Pasqua occorre convocare l’assemblea provinciale del PD, invitare militanti ed amministratori per ripartire insieme su nuove basi. Non possiamo continuare come se nulla fosse accaduto: il risultato in tutti i comuni è eloquente. La lunga stagione di governo del centrodestra ancora paga elettoralmente, anche perché questo PD non è percepito come alternativa credibile. Abbiamo un patrimonio di giovani, di donne, di amministratori e di militanti molto forte che però deve essere messo nelle condizioni di esprimersi e con una proposta politica di novità e di cambiamento, che fonda le vecchi e culture per valorizzare il PD, forza popolare e di centrosinistra, non più legata agli schemi del passato. Ringrazio tutti gli elettori, la squadra del partito e dei miei collaboratori che mi ha sostenuto con passione e tutti gli esponenti del Pd che hanno voluto incoraggiarmi in queste elezioni: Dario Franceschini, Silvia Costa, David Sassoli, Giorgio Pasetto, Debora Serracchiani.
Esprimo anche grande apprezzamento per il risultato di Minturno che vede Aristide Salasso e il Centro Sinistra al Ballottaggio, si può vincere e far partire un’alternativa di goivenro per tutta la provincia. Ugualmente esprimo apprezzamento a Maria Civita Paparello e al Centro Sinistra di Fondi per la battaglia sostenuta e per un risultato su cui si può fondare una nuova capacità di iniziativa politica nella città.
Esprimo la totale solidarietà a Bruno Fiore, fatto segno di tentativi di intimidazione che si susseguono in maniera preoc cupante .
Un rinnovato Pd sarà la condizione per il rilancio della nostra presenza nella difficile realtà di Fondi.