“Dopo le questioni riguardanti la realizzazione del porto canale di Rio Martino e quella della metro leggera, dopo la messa in liquidazione della Fondazione teatro e dell’intermodale e dopo la messa in vendita della farmacia comunale, oggi si apprende dalla stampa locale che un altro nodo è venuto al pettine.
Finalmente si pone un primo argine alla scelleratezza di monopolizzare il parcheggio a pagamento a vantaggio di un privato, tra l’altro nemmeno di Latina, rispetto al discapito delle tasche di chi nella città ci vive e ci lavora.
Il commissario Nardone è riuscito, in una manciata di mesi, a dipanare una situazione che come tutte le altre elencate sopra si era sviluppata solo per ciò che attiene l’interesse del privato ma si era impantanata per ciò che concerneva l’interesse del pubblico, e cioè il giusto bilanciamento tra il numero dei parcheggi gratuiti e privati. Più o meno lo stesso meccanismo perverso messo in campo nell’ambito dell’edilizia e dell’urbanistica, laddove da una parte è stata concessa ai soliti noti la realizzazione di diversi metri cubi di immobili nuovi e dall’altra è stata inibita la realizzazione di edifici di edilizia popolare e/o agevolata.”