“Occorre riflettere con spirito di verità su ciò che è stata l’amministrazione della città di Latina negli ultimi 16 anni …sugli errori e le sconfitte che hanno impedito la nascita di una vera e propria alternativa …su un commissariamento lungo un anno che sancisce una difficoltà (se non un fallimento) che non è solo politica ma anche culturale e sociale e investe di responsabilità pesanti sì la destra ma anche la sinistra. Se si riparte da questa assunzione di verità , si può pensare di ricostruire sulle macerie.
Ritengo sia stato un errore e una mancanza di senso di responsabilità verso la città firmare la sfiducia a Zaccheo, non fosse altro per il semplice fatto che ciò determinerà un blocco dell’azione amministrativa che si ripercuoterà in modo negativo su tutti i cittadini, che sono già alle prese con la crisi economica generale.
La minoranza avrebbe dovuto mostrare senso di responsabilità in questo momento e proporre un patto di fine consiliatura con l’esclusione della componente fazzoniana dalla giunta, per arrivare al voto nella prossima primavera evitando il commissariamento, fissando alcuni precisi punti programmatici condivisi da portare avanti in questo tempo nell’interesse della città. Questo avrebbe dovuto fare una opposizione responsabile e capace di accreditarsi come forza di governo alternativa della città nella prossima consiliatura.
Ora tuttavia occorre ripartire e a fronte di tutto ciò riteniamo sia necessario e urgente creare le condizioni ed i momenti perché le forze ampie della società, della cultura, della politica, che vogliono costruire un’alternativa al berlusconismo si incontrino per progettare e aprire una fase nuova.
L’alternativa al berlusconismo ha bisogno di persone nuove, parole nuove, nuovi modi di operare, nuovi percorsi progettuali da tracciare insieme attraverso un’alleanza tra le forze dell’associazionismo, del mondo sindacale e politico, del mondo culturale.
Chiamiamolo cantiere, chiamiamoli stati generali ma occorre una grande iniziativa delle componenti politiche, sociali, economiche e culturali della città.”