Ancora una volta Fazzone proponendo la “Regione delle Province”, cioè una sorta di alleanza secessionista “contro” Roma dimostra di voler fare un uso strumentale delle Istituzioni ed avere una concezione impropria della politica.
Le nomine degli ultimi giorni in Regione Lazio ci dicono che il Senatore di Fondi è in difficoltà nei suoi rapporti personali con la capitale e con i poteri romani, e dunque, al pari di quanto aveva fatto in precedenza il Presidente della Provincia di Latina Armando Cusani per le stesse motivazioni strumentali, spara a zero su Roma proponendo un’ipotesi secessionista in perfetto stile “padano”.
La sua “proposta”, bisogna dirlo chiaramente una volta per tutte, è ridicola: determinerebbe non un risparmio, ma un innalzamento degli sprechi della politica ed un aumento di apparati e della burocrazia, e la cosa è di tutta evidenza perché verrebbe a crearsi una nuova regione. Insomma il suo ragionamento è questo: visto che a Roma non mi danno abbastanza potere, allora sparo a zero che mi costruisco una regione a mia immagine e somiglianza senza l’ingombrante presenza della capitale.
Per ridurre davvero e sensibilmente gli sprechi della politica e gli apparati bisognerebbe abolire gli enti inutili a partire proprio dalle Province, e quella di Latina è un modello di inutilità e di sprechi da abolire.
Nella sostanza, poi, questa “ipotesi” secessionista è assurda in quanto è evidente che determinerebbe per Latina un peggioramento della qualità di vita ed un abbassamento del livello in tutti i settori, dal momento che il rapporto e la vicinanza con la capitale è per noi un valore aggiunto e non un ingombrante “fardello” di cui liberarsi: il rapporto con la capitale deve essere mantenuto e semmai migliorato in termini di riequilibrio economico e di spazi di rappresentanza politica, ma questa è una rivendicazione che si fa non con i “ricatti” secessionisti dettati dall’utilità del momento, bensì con l’innalzamento del livello del confronto e della offerta di rappresentanza politica.
Mai come ora Latina è stata rappresenta in Regione in termini di Consiglieri eletti, ma evidentemente il livello è quello che è, se si arriva a dover minacciare la secessione per ottenere maggiore potere.