Un incubo cominciato nel 2008, quando l’uomo ha iniziato ad avere morbose attenzioni sessuali verso la figlia della sua convivente.
La ragazza ora è 21enne.
Un quadro inquietante, fatto di avances sempre più insistenti nei confronti della giovane. A.M.T. le impediva di uscire di casa. La insultava e minacciava quando lo faceva. Piombava in piena notte nella sua stanza con i pantaloni calati, cercando di infilarsi nel suo letto.
Approcci che la ragazza è sempre riuscita a respingere e che avvenivano anche in presenza del figlio della 21enne, A.M.T. le avrebbe spesso detto di voler vedere chi, tra lei e la madre, fosse più brava a letto.
L’uomo avrebbe compiuto altri atti osceni anche davanti a suo figlio, avuto dalla relazione con la convivente.
L’indagine, andata avanti per più di sei mesi, si è conclusa ieri con l’arresto del 42enne per violenza sessuale, violenza privata, minacce aggravate dall’uso di arma da taglio, maltrattamenti in famiglia e ingiurie.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, richiesta dal pm Renzo Petroselli, è stata emessa dal gip Maurizio Pacioni. Per A.M.T. si sono aperte, quindi, le porte di Mammagialla.