Aggredito per ‘schiamazzi’ in zona movida, già 2 condanne.
Era la sera del 26 giugno 2011. Alberto Bonanni, ragazzone musicista di 29 anni, aveva appena finito di esibirsi con degli amici in un locale del rione Monti, una delle zone più calde della movida nel centro di Roma ,quando è stato intercettato da Massimiliano Di Perna, noto come “Il Pittore”, e Gaetano Brian Bottigliero. N’è nata una colluttazione scattata per degli schiamazzi che i due contestavano ad Alberto. Alcuni giovani hanno preso le difese di Di Perna ed hanno aggredito Alberto con violenza inaudita. Portato immediatamente nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale ‘San Giovanni’ di Roma, la diagnosi è stata chiara: trauma cranico. Ventuno ore dopo Alberto entra in coma; diciotto mesi dopo, muore. Un coma vegetativo durato tre anni, durante i quali la sua immagine sembrava un frame: sempre la testa fasciata, il gonfiore visibile nel lato destro, il suo letto vicino alla finestra del reparto, secondo piano. Questo fino alle 17 di ieri, quando mamma Patrizia ha urlato la morte del figlio. I medici scoprirono anche un tumore cerebrale, “ma avrebbe vissuto altri venti anni” dicono i genitori. Gaetano Scalise, l’avvocato della famiglia Bonanni ha sempre affermato che “il ragazzo è in coma a seguito dei colpi ricevuti, colpi che hanno creato un ematoma, la causa delle sue condizioni di salute”. Per quell’aggressione ad aprile la Corte di Appello di Roma ha disposto l’aumento di pena da 9 a 13 anni e mezzo di reclusione per Massimiliano Di Perna e Gaetano Brian Bottigliero, riqualificando il reato di lesioni gravissime in tentato omicidio. Adesso potrebbe essere ancora rimodulato il capo d’accusa. Lazio Tv