E’ riuscita a sventare il rapimento del figlio di 8 mesi, grazie alle urla disperate dell’altro figlio di sette anni.
Una vicenda tutta da chiarire quella che si è verificata nel cortile di un’abitazione di Tor Tre Teste. Una donna di origini straniere, sposata con un carpentiere italiano, stava uscendo in auto con i suoi due figli, in un attimo di distrazione è risalita a casa a prendere un giubbotto. Ha sentito urlare il bambino più grande e ha visto una coppia di zingari che stava prendendo il bimbo piccolo dall’auto. La corsa disperata e i due dopo averla minacciata di morte con una pistola, sono riusciti a fuggire a bordo di un furgone. Immediata la richiesta di intervento della Polizia che è riuscita a rintracciare il mezzo con a bordo i due individui, si tratta di due nomadi residenti nel campo di Salone, un uomo e una donna di 42 e 47 anni. Da capire perchè la coppia voleva rapire il bimbo di otto mesi. I presunti sequestratori devono anche rispondere di minacce di morte. «Quell’uomo – ha raccontato la donna alla polizia – prima di fuggire mi ha detto che tanto l’avrebbe preso comunque il mio bimbo. Sarebbe tornato la notte con altri complici e avrebbero sparato a me e a mio marito. Lazio Tv