Torna la psicosi Ebola nella capitale, ieri c’è stato l’ennesimo falso allarme.
Un immigrato del Gambia che aveva avuto un malore in un centro di accoglienza, è stato soccorso dai sanitari del 118 ed è stato trasferito nel reparto di malattie infettive dell’Umberto I, uno dei tre centri a Roma indicati come punto di riferimento per la malattia. L’allarme è rientrato solo dopo tutti gli accertamenti del caso, ma inizialmente i sontomi che presentava lo straniero, hanno fatto pensare al virus mortale. L’uomo è stato comunque ricoverato. Il responsabile del Dipartimento malattie infettive e tropicali del policlinico Umberto I, il professor Vincenzo Vullo, ha dichiarato che l’unità romana è pronta a fronteggiare eventuali emergenze. Intanto, sempre nell’ipotesi che si debba soccorrere un paziente con un sospetto caso di Ebola, in questi giorni sarà allestito un prefabbricato nelle vicinanze del pronto soccorso del Policlinico Umberto I. Sarà una sorta di pronto soccorso parallelo. Il professor Claudio Modini, responsabile del Dea-Dipartimento emergenze e accettazione, ha già completato uno studio statistico. Tenendo conto che possono essere considerati pazienti a rischio Ebola solo coloro che provengono da Guinea, Sierra Leone e Liberia da meno di 21 giorni (che ovviamente presentino i sintomi a partire dalla febbre alta) dal punto di vista numerico si parla di cifre molto basse. Sui 138 mila pazienti passati in un anno dal pronto soccorso dell’Umberto I erano appena 48 quelli provenienti dai paesi a rischio. Lazio Tv