Portare in grembo due gemelli dopo aver praticato fecondazione assistita.
Quale notizia più bella per una coppia che, a causa di problemi di sterilità, rischiava di non poter mai avere dei figli? Ebbene, per una mamma che si è sottoposta a trattamento di fecondazione artificiale presso l’ospedale “Sandro Pertini” di Roma, questa notizia inizialmente lieta, ben presto deve essersi trasformata in un evento a dir poco inquietante.
La coppia in questione, infatti, ha scoperto, dopo quattro mesi di gravidanza, che aspettava una coppia di gemelli con patrimonio genetico completamente differente, quindi non appartenenti a loro. Una scoperta che ha lasciato a bocca aperta e che risale alla fecondazione assistita effettuata nel reparto di fisiopatologia per la riproduzione e sterilità del “Sandro Pertini”. L’errore dello “scambio” di provette sarebbe stato commesso il 4 dicembre del 2013 e dovrebbe riguardare ben quattro coppie che in quella data si sottoposero ad un trattamento di fecondazione artificiale.
L’attività dell’unità di sterilità della struttura ospedaliera romana è stata bloccata da alcune settimane per consentire le dovute indagini su eventuali modalità e responsabilità che hanno causato questo clamoroso scambio di embrioni. Il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ha nominato una commissione d’indagine, insieme al direttore generale del centro, Vitaliano De Salazar. Quest’ultimo, all’epoca in cui si sono verificati i fatti non era ancora direttore generale del “Sandro Pertini”.
La commissione che ha effettuato e sta ancora portando avanti le indagini del caso, è presieduta dal rettore di Tor Vergata, il genetista Giuseppe Novelli. Lunedì 14 aprile la commissione si riunirà in via ufficiale per la prima volta ed esaminerà tutti i dati raccolti finora. Sarà soprattutto compito del professor Novelli stabilire quali sono state le cause che hanno portato a quest’incredibile errore sanitario, che al momento vede una donna incinta dei gemelli di un’altra mamma.