Dopo il lungo periodo delle vacanze natalizie, caratterizzate da temperature nella o sulla media stagionale, ecco che sta per arrivare l'”Orso siberiano”, nome giornalistico poco fantasioso assegnato ad una perturbazione proveniente dalla Finlandia e dalla Russia.
L’orso stringerà l’Italia nella morsa di un freddo che, secondo alcuni analisti, potrebbe far precipitare il paese nella situazione insolita vista un anno fa, quella che coprì la Capitale di neve. Secondo Antonio Sanò, responsabile del sito di previsioni Ilmeteo.it, il tempo sarà più o meno stabile fino a giovedì 16 gennaio, quando le temperature cominceranno a precipitare portando ad “una situazione meteorologica che, intorno al 17-19 del mese, potrebbe portare la neve a Roma, anche nel cuore della città”.
Si tratta comunque di una possibilità tra le tante nell’attesa che, approssimandoci alla metà del mese, si possa capire la reale portata dell’instabilità nordica in arrivo sull’Italia. Intanto, però, la Protezione civile ha pubblicato l’avviso di possibili condizioni meteo avverse per un’altra perturbazione, questa volta proveniente dall’Atlantico e prevista in arrivo sul Belpaese da sabato 11 gennaio. Piogge e venti forti caratterizzeranno inizialmente il Piemonte su-occidentale e si estenderanno poi su tutta la penisola, con prevalenza sulle regioni settentrionali e su quelle tirreniche. L’intensità delle precipitazioni e dei venti motivano l’allerta idrogeologica e idraulica diramata dalla Protezione Civile.
Piogge anche a carattere di rovescio si estenderanno sabato mattina dal Piemonte alla Liguria, scendendo poi su Toscana settentrionale, Emilia Romagna, Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sabato pomeriggio piogge altrettanto intense arriveranno su Lazio, Umbria e nelle ore successive su Campania e parte di Abruzzo e Molise. I venti forti soffieranno su tutta la penisola, ma nella giornata di sabato potrebbero assumere localmente le caratteristiche della burrasca su Sardegna meridionale, Lazio, Molise e Puglia adriatica. Domenica gli stessi fenomeni potrebbero riguardare la Sardegna occidentale