‘Immagina: costeranno oltre un milione di euro alla Regione Lazio i dieci assessori esterni scelti dal governatore del centrosinistra Nicola Zingaretti”. Lo afferma in una nota CasaPound Italia , sottolineando che ”con la scelta di nominare una giunta fatta solo di non eletti, per legge equiparati per stipendio ai consiglieri regionali, il ‘presidente di tutti’ che si era presentato ai cittadini come colui che avrebbe ‘cancellato gli sprechi’ ha già raggiunto un risultato: dimezzare l’efficacia della norma che voleva ridotti da 70 a 50 i membri dell’aula della Pisana, prima ancora che questa si insedi”.
”I conti sono presto fatti – spiega Cpi – Secondo quanto prevede la legge regionale 2 maggio 1995 n. 19 agli assessori esterni spettano 12 mensilità composte da indennità di carica, indennità di funzione e diaria, ma non l’assegno di fine mandato, che tocca solo ai consiglieri. In particolare, la legge fissa l’indennità di carica a 4.252,35 euro, a cui vanno aggiunti 1.485,89 euro per l’indennità di funzione dei nove assessori e 1.783,08 per quella del vicepresidente, oltre alla diaria, ossia al rimborso forfetario per le giornate di seduta, pari a 3.503,11 euro. In pratica, ogni assessore dovrebbe incassare 9.241, 35 euro al mese, per un totale di 110.896,2 euro l’anno a cui vanno sommati i 9.538,54 percepiti dal vicepresidente per un totale di 114.462,48 l’anno. Spesa complessiva annua per la Regione: 1.112.528,28”.
”La giunta la valuteremo alla prova dei fatti – conclude CasaPound Italia -, ma una cosa la possiamo già dire quanto meno sul suo presidente: Zingaretti sembra essere contro gli ‘sprechi’ nello stesso modo in cui è stato contrario al commissariamento della sanità del Lazio fino a quando non ha annunciato la sua imminente nomina a commissario”.