”In Parlamento meglio CasaPound che Monti”. Così Beppe Grillo ha risposto ad alcuni militanti di Cpi che lo hanno avvicinato mentre erano in fila davanti al Viminale per depositare il simbolo del movimento in previsione dell’apertura degli uffici elettorali prevista per domani alle 8.
”Non abbiamo certo bisogno del consenso di Grillo per candidarci alle elezioni – sottolinea in una nota Simone Di Stefano, vicepresidente di CasaPound Italia e candidato governatore di Cpi alla Regione Lazio – Eppure fa piacere sentirgli dire che non si definisce antifascista. E soprattutto fa riflettere, e dovrebbe far riflettere innanzitutto gli elettori, che il Movimento 5 Stelle, come tutte le forze che, pur partendo dai presupposti più diversi, vogliono liberare l’Italia dalla morsa asfittica che la sta soffocando, indichino in Monti e nei suoi vecchi e nuovi complici la vera forza da combattere. Insomma, a indicare CasaPound Italia come il nemico da abbattere sono rimasti solo i vetero-comunisti del Pd, quelli che non hanno ancora vinto le politiche e già chiedono al ‘professore’ di appoggiare il loro governo”.