Nel Lazio gli elettori sono 4.761.102, di cui 2.280.131 maschi e 2.480.971 femmine; 5.268 le sezioni elettorali. Verde è il colore della scheda che sarà consegnata ai cittadini per le elezioni regionali.
Orari dei seggi – I seggi resteranno aperti domenica dalle ore 8.00 alle ore 22.00 e lunedì dalle ore 7.00 alle ore 15.00. L’elettore dovrà presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale.
Chi non ha la tessera o l’ha smarrita può richiederla all’ufficio elettorale del comune di residenza.
Ciascun elettore può a scelta:
– votare solo per un candidato alla carica di presidente della Regione, tracciando un segno sul suo nome. Solo nel Lazio e nel Molise si può eventualmente tracciare un segno sul simbolo della lista regionale. In questo caso il voto è valido solo per l’elezione del presidente e non si estende a nessuna lista provinciale.
– votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle liste provinciali ad esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. In tal caso l’elettore potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata, scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell’apposito spazio;
– votare per un candidato alla carica di presidente della Regione e per una delle altre liste provinciali a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto ‘voto disgiunto’). Anche in tal caso potrà esprimere una preferenza per un candidato a consigliere regionale della lista provinciale votata scrivendone il cognome oppure il nome e cognome, in caso di omonimia, nell’apposito spazio.
– votare a favore solo di una lista provinciale; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Regione a essa collegato. Le schede delle regionali verranno scrutinate a partire dalle ore 14 di marted 26 (lo scrutinio inizierà lunedì 25 alle ore 15, subito dopo la chiusura dei seggi, e si procederà prima con lo scrutinio delle schede per il Senato e quindi di quelle per la Camera).