“In città c’é allarme perché non c’é conoscenza del problema. Per questo ieri abbiamo chiesto all’Acea e all’Asl che ci forniscano i dati precisi sulla presenza di arsenico in acqua”. Lo afferma il sindaco di Velletri Fausto Servadio, che aggiunge: “Giovedì è previsto un incontro con tutti i Comuni e i soggetti interessati dal problema. Stabiliremo un percorso unitario e non è affatto escluso che proibiremo l’uso dell’acqua potabile”. “A Velletri – precisa il sindaco -, attualmente, su 14 pozzi solo in due la presenza di arsenico supera i 20 microgrammi/litro e su questi sono già in corso interventi repentini. Gli altri sono tutti al di sotto. Il problema vero – aggiunge – è che ancora non conosciamo i parametri a cui ci dobbiamo adeguare: se al di sotto dei 20 microgrammi suggeriti dall’Unione Europea o o al di sotto dei 10 previsti per legge. Fino ad oggi ci siamo regolati sul decreto di deroga del Governo italiano che spostava il limite a 50 microgrammi. Ora devono riferirci ufficialmente quali sono i nuovi parametri”. Ma nel comune in provincia di Roma l’allarme-arsenico viene da lontano. “Che nelle acque di Velletri ci siano quantità di arsenico superiori ai limiti di legge si sa dal 2006 – spiega Astrid Lima del ‘Comitato Acqua Pubblica di Velletri -, ma le informazioni fornite alla cittadinanza sono state sempre parziali. Oggi la gente ha paura perche’ non sa cosa beve e se può berlo”.
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